Benevento: vendette con il fuoco, quattro casi in 10 giorni

Riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica

Una delle auto a Benevento date alle fiamme
Una delle auto a Benevento date alle fiamme
di Enrico Marra
Sabato 22 Aprile 2023, 09:02
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Quattro roghi in dieci giorni tutti dolosi, un elemento senza dubbio di allarme e che giunge dopo un periodo di relativa calma sul fonte incendi. Che erano dolosi e non frutto di gusti agli apparati elettrici dei veicolo o altre casualità lo si sospettava, ma ieri in sede di riunione tecnica del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltasi in Prefettura, è giunta la conferma. Le fiamme avevano avvolto tre auto e la porta d'ingresso di un edificio, dove abita un psicologo che lavora anche per l'Asl.
Le auto interessate da incendi, due in città alla via Minghetti ed una terza a Telese Terme. In città si tratta di due Fiat 500 di proprietà di due giovani donne, un veicolo è andato completamente distrutto ed un altro parzialmente danneggiato. Nel secondo caso infatti gli attentatori avevano appiccato il fuoco alla ruota posteriore del veicolo suscitando così l'allarme della proprietaria che dando l'allarme era riuscita a contenere i danni. A Telese Terme era andata completamente distrutta un'auto Hyudai 20 di color nero, di proprietà di un uomo di 52 anni, fino a qualche tempo fa vigilantes in Molise, e da qualche mese residente presso alcuni familiari nel centro sannita.
Il quarto rogo ha riguardato il portone d'ingresso di un edificio dove abita uno psicologo, ed ubicato alla piazza Vittorio Veneto nel centro di Montesarchio con l'incendio sviluppatosi alle sei del mattino. Alla base di queste indagini, tutte e quattro svolte rispettivamente dai carabinieri delle Compagnie di Benevento, Cerreto Sannita e Montesarchio, un serie di accertamenti che hanno preso il via dalle immagini delle telecamere presenti se non proprio nel luogo dove si sono avvenuti i roghi nelle zone adiacenti. Un indagare senza dubbio complesso che ha escluso per ora solo il movente estorsivo.


Quindi si cerca di ricostruire i rapporti ed i modi di vivere dei destinatari dei quattro attentati pe risalire agli attentatori. Del resto non a caso la Prefettura per meglio controllare il territorio e contrastare la malavita nei nei mesi scorsi ha dato il via libera ad una serie di impianti di videosorveglianza da installare in 52 comuni sanniti, ed ora si attende che il ministero dell'Interno provveda all' approvazione dei progetti (si ipotizza entro il mese di giugno) e quindi vari il relativo finanziamento.
«Questi progetti - aveva sostenuto il prefetto Carlo Torlontano - sono il primo tassello per la realizzazione di un sistema articolato di video sorveglianza in grado di potenziare l'attività di prevenzione e contrasto al degrado urbano elevando nel contempo i livelli di sicurezza territoriale». Ma oltre alle telecamere per cercare di porre un freno anche ai reati predatori, serie di furti in abitazione ed esercizi commerciali messi a segno da bande provenienti per lo più da province limitrofe, si continuano a varare di controlli speciali che hanno permesso in alcune zone particolarmente prese di mira di assistere ad una flessione di questi reati.
Ma le forze dell'ordine hanno più volte messo in risalto che non si combatte la mala solo con la presenza di uomini e mezzi di polizia carabinieri, ma occorre una collaborazione dei cittadini chiamati anche ad istallare apparecchiature di allarme per rendere più difficoltosi questi raid. Ala riunione di ieri mattina, presieduta dal prefetto Carlo Torlontano, hanno preso parte i vertici delle forze dell'ordine, il questore Edgardo Giobbi, il comandante provinciale dei carabinieri Enrico Calandro, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Eugenio Bua.
 

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