Covid a Benevento, focolaio
alla Camera di Commercio

Covid a Benevento, focolaio alla Camera di Commercio
di Luella De Ciampis
Sabato 28 Novembre 2020, 09:31 - Ultimo agg. 15:47
4 Minuti di Lettura

Altri due decessi al Rummo e lo spettro di un cluster tra i dipendenti della Camera di commercio appesantiscono il bilancio della giornata di ieri. A non farcela un 76enne di Frasso Telesino e un 71enne di Cerreto Sannita. Sono 110 le morti registrate dall'inizio della pandemia, 84 da agosto (59 i sanniti) ma, intanto, aumentano anche le guarigioni di pazienti ospedalizzati. Cinque sono stati dimessi nelle ultime 24 ore cje si aggiungono ad altri cinque di giovedì. Sono 2191 i positivi riferiti dal report dell'Asl, 49 ieri, superati dai 52 guariti che portano le guarigioni a oltrepassare quota 1000 e ad arrivare a 1016. Sono 10 su 21 in organico i dipendenti degli uffici della Camera di commercio risultati positivi al tampone molecolare effettuato a metà settimana. Nel weekend, ovviamente, la struttura resterà chiusa. Da decidere il giorno in cui sarà sottoposta a sanificazione, mentre successivamente si decideranno le modalità relative alla riapertura.

Intanto, il dato che emerge in questa fase è quello di un sistema sanitario depotenziato nell'arco di un ventennio che si è trovato a far fronte allo tsunami Covid con poche risorse umane e con scarsi mezzi a disposizione. É quanto viene messo in evidenza da più parti in questi giorni in cui la pandemia sta facendo saltare gli equilibri già precari sul territorio. «La pandemia dice il manager dell'Asl Gennaro Volpe - ha messo a nudo il nostro sistema sanitario, dimostrando che un'organizzazione ospedalocentrica è destinata a fallire quando non c'è un forte riscontro da parte della medicina del territorio che, nel corso degli ultimi anni, ha subito un forte definanziamento mettendo i distretti sanitari in grave difficoltà.

Il distretto, invece, è di fondamentale importanza perché coordina le attività sociosanitarie sul territorio di competenza ma dovrebbe essere strettamente collegato con le strutture ospedaliere per agire in sinergia. Mi sto impegnando, malgrado le difficoltà del momento, affinché ciò avvenga. In questo periodo, attraverso il lavoro delle Usca, si sta riscoprendo anche la validità delle prestazioni domiciliari che danno la possibilità a chi è impossibilitato a raggiungere ambulatori e studi medici, perché malato, di ricevere le cure a casa. In questa ottica, tra qualche mese, a Cerreto Sannita aprirà l'hospice per i malati terminali oncologici che non è correlato all'emergenza Covid ma che servirà a cominciare a gettare le basi per una medicina territoriale che funzioni».

Video

Intanto, l'ospedale Rummo in queste ore, ha dovuto provvedere in tutta fretta al reclutamento di 26 infermieri e di 14 operatori sociosanitari, a mettere in atto convenzioni e «magheggi» per sopperire alle carenze di personale sanitario, ausiliario e medico accumulate negli ultimi anni a causa dei drastici tagli ai budget. Al Rummo, gli anestesisti sono sotto organico, i medici di branca scarseggiano in tutti i reparti e gli pneumologi sono merce rara, nonostante la necessità di avere medici specializzati in pneumologia per smaltire la mole di lavoro che attanaglia proprio quel reparto intermedio, in cui c'è la maggioranza di pazienti critici. L'altro dato che sta emergendo, soprattutto in questa seconda fase della pandemia, è rappresentato dal fatto che anche i pazienti Covid stanno seguendo il trend di quelli ordinari per gli accessi in Pronto soccorso perché gli addetti ai lavori stanno verificando che circa il 30% degli accessi è inappropriato. La gente ha paura, non riesce ad avere un contatto fisico con il medico di famiglia, chiama il 118 oppure arriva in ospedale con mezzi propri anche quando non c'è bisogno di cure ospedaliere.

Stamattina alle 11.00 il sindaco Clemente Mastella accompagnato da una rappresentanza dell'amministrazione comunale sarà all'ingresso del palazzo degli uffici dell'ospedale Rummo con uno striscione di ringraziamento per il personale medico e infermieristico in sevizio nell'area Covid. Ad accoglierlo, oltre al digì Mario Ferrante, ai direttori e ai caposala delle unità operative Covid, ci saranno i primari del pronto soccorso, Giovanna Guiotto, e del laboratorio di analisi, Enzo Rocco, che, per velocizzare le operazioni di analisi dei tamponi, ha volontariamente prolungato l'orario di lavoro suo e dell'equipe alle ore notturne. Il sindaco donerà caschi di ventilazione alla struttura, poi procederà verso il Fatebenefratelli per ringraziare anche il personale sanitario dell'ospedale di viale Principe di Napoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA