Benevento, depuratore Cretarossa: ok dalla Soprintendenza, è il primo impianto in città

La zona di Cretarossa a Benevento
La zona di Cretarossa a Benevento
Lunedì 30 Ottobre 2023, 09:55
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Il depuratore di Cretarossa verso il via libera definitivo. Il primo tassello del sistema di impianti che dovrà finalmente dotare la città del fondamentale presidio ambientale sta per andare al posto giusto. La conferenza dei servizi svoltasi nei giorni scorsi presso la sede cittadina dell'Ente idrico campano ha preso atto dei pareri favorevoli o del silenzio - assenso degli enti coinvolti. Particolarmente atteso il nulla osta della Soprintendenza, espresso con nota del 26 ottobre firmata dal titolare dell'ufficio ministeriale Gennaro Leva, su relazione del responsabile archeologico Simone Foresta. Disco verde ma a condizione che i lavori per la realizzazione dell'impianto vengano preceduti da «saggi di scavo archeologico preliminare, al fine di definire l'effettivo impatto dell'opera sui depositi archeologici presenti nel sottosuolo, e definire con precisione costi e tempi di realizzazione».

Una prescrizione pressoché canonica in una città dalla storia di Benevento.

I funzionari del ministero della Cultura nel provvedimento individuano per l'area un «rischio archeologico medio, in quanto prossima e/o direttamente interessata da un tratto della via Appia che corre a sud in direzione di Aeclanum, e da una porzione dell'ipotesi di centuriazione romana cosiddetta Beneventum 2'. L'intervento in oggetto - conclude la Soprintendenza - è ubicato nel contesto periurbano della città antica, occupato con ogni probabilità da percorsi stradali, necropoli monumentali e infrastrutture antiche». Prescrizioni che non dovrebbero inficiare il nulla osta finale, atteso già per la prossima seduta della conferenza di servizi. Un'opera, quella di Cretarossa, di ridotte dimensioni (servirà poco meno di 1.000 abitanti) ma significativa per due ragioni. La prima riguarda la storia del sito.

La realizzazione dell'impianto in tandem tra Comune e Gesesa metterà fine allo scempio ambientale che si protraeva da decenni, quando la edificazione di imponenti fabbricati nella prima periferia orientale della città non era stata accompagnata dalla creazione di un sistema di depurazione delle acque reflue destinate al torrente San Nicola, maltrattato affluente del fiume Calore. Scarichi abusivi, dunque, come del resto ve ne sono un po' ovunque in città. E si spera che da Cretarossa parta la riscossa di Benevento anche sul fronte della tutela dei corsi d'acqua, che dovrà completarsi arruolando alla causa l'impianto del Consorzio Asi di Ponte Valentino e realizzando l'agognato depuratore principale in contrada Scafa.

Opere che sono in capo al Commissario unico per la depurazione, e che stanno facendo registrare notevoli lungaggini procedurali malgrado la gestione straordinaria. Incomprensibile lo stallo che si è verificato in occasione del passaggio di consegne commissariali tra l'uscente Maurizio Giugni e l'attuale titolare dell'incarico Fabio Fatuzzo. Lo scorso 8 settembre, come si ricorderà, il sindaco Mastella ed altri membri dell'amministrazione comunale incontrarono presso gli uffici regionali del vicepresidente Bonavitacola il nuovo numero uno dell'organismo monocratico, sollecitando la celere ripresa delle attività procedurali finalizzate al completamento del ciclo depurativo cittadino.

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Ritardi esemplificati dalla lunghezza dell'iter burocratico che ha accompagnato l'affidamento dell' «Appalto misto di lavori e servizi per l'attuazione del piano di indagini preliminari propedeutiche alla redazione del progetto definitivo del sistema depurativo del Comune di Benevento», ultima procedura svolta dal commissariato: avviata il 27 aprile con provvedimento commissariale, l'affidamento è arrivato soltanto il 22 settembre con la pubblicazione della determina a contrarre. Cinque mesi per un incarico relativo a indagini preliminari: decisamente troppi. C'è da augurarsi che non si applichi lo stesso standard nella fase successiva, ben più impegnativa, che riguarderà la progettazione definitiva, esecutiva e l'appalto per la costruzione dell'impianto. pa. boch. 

 

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