Morto dopo l'intervento per perdere peso, autopsia e ipotesi choc settico

L'autopsia su Emanuele Giovannini, il 38enne di Tortoreto, morto all'ospedale «Fatebenefratelli»

Morto dopo l'intervento per perdere peso, autopsia e ipotesi shock settico
Morto dopo l'intervento per perdere peso, autopsia e ipotesi shock settico
Sabato 24 Febbraio 2024, 10:31 - Ultimo agg. 13:03
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Il decesso di Emanuele Giovannini, il 38enne di Tortoreto in provincia di Teramo, morto all'ospedale «Fatebenefratelli» di Benevento in seguito a un intervento di chirurgia bariatrica, sarebbe stato causato da uno shock settico, secondo le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, dopo l'esecuzione dell'esame autoptico.

Subito dopo l'affidamento dell'incarico effettuato dal pm Chiara Maria Marcaccio, al medico legale Francesco La Sala, coadiuvato dall'anatomopatologo Antonio Perna e dal chirurgo Vincenzo Pilone, nella sala settoria del «Rummo» si è infatti proceduto all'autopsia sulla salma dell'uomo, che avrebbe evidenziato elementi compatibili con uno shock settico che si verifica quando un'infezione provoca un'ipotensione arteriosa pericolosa. 

Tre i medici iscritti nel registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, in seguito alla denuncia-querela presentata dai familiari del 38enne nella sede della stazione dei carabinieri di Giulianova, per mezzo della quale chiedevano all'autorità giudiziaria di accertare le cause della morte ed eventuali responsabilità dei sanitari che lo avevano in cura.

Alle operazioni ha partecipato anche il medico legale Luca Scognamiglio, perito di parte della famiglia Giovannini, assistita dallo studio 3A-Valore spa e dall'avvocato Vincenzo Cortellessa del foro di Santa Maria Capua Vetere.

Per i tre chirurghi indagati, difesi dai legali Vincenzo Regardi, Andrea Tranfaglia, Alfonso Della Rocca e Livia Migliorelli, non sono stati nominati consulenti di parte per assistere all'autopsia.

Al momento dal «Fatebenefratelli» non è arrivato alcun commento sulla vicenda. Il 38enne era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia bariatrica per una conversione open di un bypass digiuno ileale che gli era stato praticato nel 2008.

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