Nel Sannio lasciano sei medici di assistenza primaria, problemi per il ricambio

In pensione anche altri due medici con altre mansioni

Medici di assistenza primaria
Medici di assistenza primaria
di Luella De Ciampis
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 10:46
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Continua l'esodo di personale medico dalle strutture pubbliche del Sannio. Negli ultimi giorni, gli «abbandoni», per motivi diversi, riguardano l'Asl, dove vanno via otto medici con varie mansioni. Di questi, sei sono medici di assistenza primaria, cui si aggiungono un professionista assunto a tempo indeterminato al dipartimento di Salute mentale e un cardiologo. I sei medici di famiglia, tutti in una fascia di età compresa tra i 66 e i 68 anni, hanno maturato l'età pensionabile ma non hanno pensato neppure per un attimo di rimanere in servizio fino al compimento dei 70 anni d'età o addirittura di chiedere di continuare a svolgere l'attività fino ai 72 anni, come previsto dal decreto Milleproroghe.

Invece, il dirigente medico in servizio presso il Dipartimento di salute mentale dal febbraio 2022 e il cardiologo in servizio nei distretti sanitari di Telese Terme e di Benevento, hanno rassegnato le dimissioni. A quanto pare, dunque, la decisione di dare la possibilità ai medici di rimanere in servizio fino a 72 anni per sopperire alle carenze di personale medico sull'intero territorio nazionale, non è servita allo scopo, perché il numero di professionisti che sceglie di usufruire del provvedimento è molto esiguo e, comunque, insufficiente a colmare i vuoti presenti nei diversi ambiti del Servizio sanitario nazionale, soprattutto nelle aree interne come quelle del Sannio.

Preoccupa anche la defezione dello psichiatra, perché si innesta in un contesto in cui c'è già una carenza preoccupante di specialisti del settore che non riescono a sopperire alle necessità del territorio, del carcere di Capodimonte e dell'Ipm di Airola.

Attualmente, dei 36 medici in servizio al Dipartimento di salute mentale dell'Asl ne sono rimasti solo 11 distribuiti sul territorio, oltre agli 8 che prestano la loro opera nella sede del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc), allocato in un'ala dell'ospedale Rummo ma gestito dall'Asl. Sull'intera area provinciale ci sono 1.373 pazienti con disturbi psichiatrici gravi che hanno necessità di essere seguiti con programmi individualizzati, mentre in città mancano anche gli psichiatri in forza al carcere di Capodimonte, come più volte ha evidenziato il garante dei detenuti Gabriele Ciambriello, perché su 363 persone interdette ci sono solo 6 posti di degenza per i reclusi con disturbi psichici, né c'è un reparto destinato esclusivamente ai detenuti nell'ospedale cittadino.

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Bisogna in ogni caso ricordare che l'azienda sanitaria ha avviato l'iter concorsuale mirato al reclutamento a tempo indeterminato di 15 dirigenti medici di psichiatria, mentre il contestuale avviso pubblico per l'immissione in servizio a tempo determinato di 10 professionisti del settore che potessero sopperire alle carenze per il periodo dell'espletamento del concorso non ha dato l'esito sperato. La psichiatria, come la medicina territoriale, sono i settori nei quali la carenza di personale medico si manifesta con maggiore evidenza. 

 

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