Benevento: al Rummo ripristinati i reparti di Oncologia e la sala «robotica»

L'inaugurazione con l'arcivescovo

Il robot da Vinci dell'ospedale Rummo
Il robot da Vinci dell'ospedale Rummo
di Luella De Ciampis
Mercoledì 26 Luglio 2023, 08:41
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È cominciata con la benedizione dell'arcivescovo metropolita Felice Accrocca e del cappellano dell'ospedale, frate Angelo Carfora, la lunga mattinata delle inaugurazioni al «Rummo» del reparto di Oncologia ed Ematologia al primo piano del padiglione Santa Teresa della Croce, e della nuova sala operatoria robotica, nel padiglione San Pio. Una cerimonia cui hanno presenziato il procuratore Aldo Policastro, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il sindaco del capoluogo Clemente Mastella, i consiglieri regionali Luigi Abbate e Mino Mortaruolo, il presidente dell'Ordine dei medici Giovanni Ianniello e il direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Asl Tommaso Zerella, che ha avuto un ruolo fondamentale nel velocizzare l'apertura dei nuovi reparti. «Abbiamo aggiunto un altro tassello - ha sottolineato il direttore generale Maria Morgante - per migliorare l'offerta. A un anno dal mio insediamento, siamo riusciti a riaprire tutti i reparti sacrificati alla causa del Covid, consentendo ai professionisti che ci lavorano di incrementare l'attività e di ottenere i risultati sperati. Tutti, sia dal Comune che dall'Asl e dal comando dei vigili del fuoco, hanno risposto con estrema solerzia per farci ottenere le autorizzazioni necessarie alla riapertura».

Non si è trattato di un'impresa di facile realizzazione, perché il ripristino dei reparti è passato attraverso varie fasi. «Quando sono arrivato al Rummo nel gennaio del 2021 - ha raccontato Antonio Maria Grimaldi, primario di Oncologia medica - ho trovato una struttura martoriata dal Covid e un'Oncologia con 4 posti letto appoggiati in Oculistica. Oggi abbiamo a disposizione 11 posti letto cui si aggiungono i 4 di Ematologia. Per me è una grande emozione poter camminare in questo reparto e pensare che miglioreremo l'offerta anche attraverso l'inserimento di posti letto di day hospital oncologico».

Dunque, c'è la ferma volontà, che accomuna primari, medici e personale infermieristico che hanno fatto la storia dell'ospedale cittadino, oltre alle nuove leve piene di entusiasmo, di recuperare il tempo perduto e la fiducia dell'utenza. «Vogliamo incrementare l'attività di Ematologia - ha sottolineato l'ematologa Valeria Amico - anche attraverso l'aggiunta di altri posti letto perché il 75% della popolazione del Sannio con problemi ematologici si rivolge al nostro ospedale».

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Sempre in mattinata, è stato inaugurato il blocco operatorio robotico, dove si eseguono interventi con il robot «Da Vinci». «L'apertura di questa sala operatoria - ha spiegato Mario Annecchiarico, direttore dell'unità complessa di Chirurgia oncologica - ci ha già consentito di effettuare 259 interventi dal 2021. Di questi, 114 sono riferiti alla chirurgia generale oncologica, 138 all'Urologia e 6 alla Ginecologia. Le tecnologie di cui disponiamo non sono seconde a nesun altro ospedale e i dati ufficiali confermano che, nonostante la grave carenza di anestesisti, stiamo facendo molto». Una carenza innegabile, che trova una spiegazione pratica nella disamina di Luigi Salzano, direttore del reparto di Urologia. «Vogliamo che gli anestesisti - ha sottolineato - vengano a lavorare al Rummo ma non ci poniamo il problema che nel weekend non esistono collegamenti con Napoli in grado di consentire ai professionisti di tornare a casa senza doversi sobbarcare il viaggio con la propria auto». «È importante - ha chiarito il sindaco Mastella - accelerare i percorsi di cura e rendere più tranquilli gli utenti. Bisogna risolvere le criticità del Pronto soccorso, evitando che i codici bianchi e verdi continuino a ingolfare i reparti dell'emergenza. Ci sia l'impegno a livello nazionale, regionale e locale». Morgante ha infine tracciato anche un bilancio del lavoro svolto a distanza di un anno dall'arrivo in ospedale, partendo dall'incremento dei posti letto, passati dai 244 del 2021 agli attuali 323, fino alla recente nomina di Vincenzo Colella, direttore dell'unità complessa di Anestesia e rianimazione. «Tra le cose più urgenti da fare ha concluso il direttore generale ci sono l'ampliamento del Pronto soccorso, la ristrutturazione del reparto di Emodialisi, il recupero del padiglione Moscati, perché finalmente abbiamo ottenuto lo sblocco dei lavori che avevano arrestato la realizzazione della Chirurgia vascolare con 18 posti letto e 2 sale operatorie annesse, della Traumatologia con 16 posti letto e 2 sale operatorie e della Gastroenterologia, con 8 posti letto e 2 ambulatori». 

 

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