Palazzo Mosti, ora scintille in chat; stretta di Mastella sui funzionari

«Si invitano i presidenti delle commissioni consiliari a prestare maggiore osservanza all'articolo 34 del Regolamento del Consiglio comunale, al fine di evitare inopportuni interventi di dirigenti e funzionari in ambiti del dibattito politico-amministrativo che esulano dalle attribuzioni loro spettanti». Scatta la stretta di Clemente Mastella sulla partecipazione dei quadri municipali alle commissioni. Presenza fattasi alquanto assidua negli ultimi tempi, soprattutto in tema di opere pubbliche e programmi di riqualificazione urbana. Uno dei quali, il discusso infopoint di piazza Pacca, ha fatto nei giorni scorsi da casus belli per un dissidio «telefonico» tra il portavoce di opposizione Luigi Diego Perifano e il dirigente dei Lavori pubblici Antonio Iadicicco.

Quest'ultimo, ignaro di essere inserito nella chat della commissione Pics, rispondeva al presidente Antonio Picariello invitandolo ad «andare con un po' di calma, non è che stiamo ai suoi ordini», in riferimento alla richiesta di Perifano di esaminare la variante di progetto.

Risposta senza peli sulla lingua che avrebbe dovuto restare riservata e, invece, letta in tempo reale da tutti i componenti, Perifano incluso. Che, immancabilmente, replicava parlando di «risposta sgradevole, tanto più se proveniente da un funzionario pubblico che dovrebbe osservare un dovere di imparzialità». Un incidente verbale da parte di Iadicicco, ancorché palesemente inavvertito. Messaggio che appariva però come una conferma alla tendenza di qualche funzionario comunale, già denunciata dall'opposizione, di debordare dal ruolo tecnico per assumere toni politici.

Celebri i precedenti riguardanti il dirigente dell'Urbanistica Vincenzo Catalano in occasione della seduta di Consiglio del 28 aprile sul campo da golf, e quello che riguardò il 2 ottobre lo stesso Iadicicco nella relazione in aula sul progetto infopoint. Nel mirino di Angelo Moretti (Civico22) era invece finito nei mesi scorsi l'allora dirigente delle Politiche sociali Alessandro Verdicchio. Episodi che hanno indotto il primo cittadino al giro di vite, invitando i presidenti di commissione a utilizzare cum grano salis le presenze dei funzionari: «L'articolo 34 - ricorda Mastella - individua opportunamente quale "eccezione" la presenza alle sedute del dirigente, limitandola ragionevolmente al solo caso in cui l'argomento da trattare richieda indispensabilmente un particolare apporto conoscitivo. La ratio della norma è di evitare un'indebita sovrapposizione di ruoli e, dunque, che sia il dirigente o il responsabile del procedimento, per l'errata consuetudine di essere comunque e sempre convocato, a divenire interlocutore politico del consigliere».

In una nota indirizzata a Perifano e ai membri di minoranza, Mastella ha quindi definito l'episodio «un accadimento certamente spiacevole, verosimilmente frutto della tensione accumulata in questi mesi di duro confronto tecnico-amministrativo», ribadendo fiducia a Iadicicco dopo averlo opportunamente catechizzato circa gli esatti confini dei ruoli. Un intervento che convince a metà Luigi Diego Perifano: «Prendo atto con piacere che il sindaco si sia fatto carico della problematica da noi sollevata, ma trovo palesemente sproporzionato il suo intervento. Censurare un episodio certamente sgradevole, è un fatto apprezzabile. Ma di qui a vietare di fatto, d'ora in avanti, la presenza di tutti i dirigenti e i responsabili municipali nelle commissioni, ce ne passa. Funzionari con i quali, peraltro, non si sono mai verificati accadimenti analoghi in precedenza, essendosi sempre limitati a fornire il contributo di chiarezza e approfondimento tecnico loro richiesto. Non vorrei - conclude Perifano - che dietro la reazione esagerata di Mastella, vi sia la malcelata insofferenza di qualche assessore nei confronti del protagonismo di taluni presidenti di commissione».