Parco eolico al valico di Casone Cocca, c'è l'ok della Regione

Opere connesse anche a San Marco dei Cavoti e a Foiano

Il valico di Casone Cocca
Il valico di Casone Cocca
Venerdì 29 Dicembre 2023, 10:48
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La Giunta regionale, nel corso dell'ultimo incontro a palazzo Santa Lucia, ha espresso parere favorevole sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) integrata con la Valutazione di incidenza per l'impianto destinato alla produzione di energia elettrica da fonte eolica, che la società Fri-El spa realizzerà nei comuni di San Marco dei Cavoti e Molinara. Il parco, denominato «Valico casone Cocca», ha una potenza nominale di 30 megawatt per 6 pale eoliche e prevede la contestuale realizzazione di opere connesse e infrastrutture indispensabili a San Marco, Molinara e Foiano di Val Fortore. «Io mi pongo in modo favorevole dice Giuseppe Addabbo, sindaco di Molinara rispetto all'energia derivante da fonti rinnovabili, pur essendo consapevole che l'impatto visivo, insieme a quello ambientale, non è dei migliori. Non possiamo dimenticare che l'eolico, nel corso degli anni, ha garantito le royalty e l'incremento dei posti di lavoro ai comuni nei quali sono stati realizzati gli impianti. Questa boccata d'ossigeno per il mondo del lavoro si è concretizzata in un periodo storico molto particolare per i piccoli paesi del Sannio, attanagliati dal fenomeno della desertificazione e dalla mancanza di attività in grado di contrastare l'esodo delle giovani generazioni».

A suo avviso, dunque, «l'aiuto, in questa fase così buia, è stato di fondamentale importanza per la sopravvivenza del territorio, se si tiene conto della circostanza che le società eoliche hanno il primato assoluto tra le aziende che danno occupazione. Sono favorevole anche al progetto delle Repower, che prevede la sostituzione di 24 pale eoliche già esistenti con 6 più grandi in quanto consente di eliminarne un buon numero, riducendo sensibilmente l'impatto visivo».

Una disamina rigorosa quella del sindaco Addabbo che, tuttavia, non esita a evidenziare anche i punti deboli degli impianti eolici. «Purtroppo continua ci troviamo di fronte a una situazione di difficile gestione e soluzione per quanto riguarda la quantità delle installazioni perché, allo stato attuale, non esiste una legge a livello governativo in grado di regolamentare la nascita e la crescita dei parchi eolici. In questo modo, i piccoli comuni come il nostro, sono preda di assalti continui da parte delle società eoliche, che presentano decine di progetti che dovrebbero essere disciplinati in modo univoco dallo Stato. I comuni del Sannio sono stati esautorati dagli impianti senza poter portare argomenti validi in Conferenza dei servizi per limitarne l'avanzata».

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La fascia tricolore fornisce anche un esempio pratico: «I miei uffici tecnici fanno fatica a trovare argomentazioni valide che possano reggere in Conferenza dei servizi, per limitare la realizzazione di nuovi parchi, proprio per l'assenza di regole fisse, indiscutibili e invalicabili. Peraltro, le società eoliche possono avvalersi dell'ausilio di uffici legali contro i quali è difficile riuscire a spuntarla». Dunque, eolico sì ma seguendo percorsi «blindati» dal governo centrale, in grado di impedire troppe installazioni, valutate come consone dalla Regione, che ha ritenuto l'attuazione del progetto coerente con le previsioni e le strategie del piano territoriale regionale, non pregiudicando il conseguimento degli obiettivi da raggiungere perché il sito non ricade nel perimetro di piani paesistici e l'attuazione del progetto non interferisce con alcuna area di valore paesaggistico. Inoltre, il sito non interessa parchi nazionali, riserve naturali, zone protette e risulta sufficientemente distante dalle aree della Rete natura 2000. 

 

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