Tocco Caudio: Caporaso torna libero e Panella lascia il carcere di Capodimonte

Ricorsi accolti dal Riesame

Il Comune di Tocco Caudio
Il Comune di Tocco Caudio
di Enrico Marra
Mercoledì 13 Dicembre 2023, 11:21
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Sono tornati in libertà il sindaco di Tocco Caudio, Gennaro Caporaso 47 anni, presidente anche della Comunità montana del Taburno che era dal 22 novembre agli arresti domiciliari e Nicola Panella 59 anni, di Montesarchio, già noto alle forze dell'ordine e tra l'altro indagato per intestazione fittizia di beni con procedimento al vaglio della Cassazione, che ha lasciato il carcere di contrada Capodimonte. Il Tribunale del Riesame di Napoii ha infatti annullato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due indagati emessi dal Gip del Tribunale Gelsomina Palmieri. Il Tribunale ha accolto i ricorsi presentati dai legali dei due indagati, Angelo Leone, Roberto Prozzo e Marianna Febbraio. I due destinatari dell'ordinanza erano gravemente indiziati dei reati di turbata libertà degli incanti. Per Panella anche l'accusa di trasferimento fraudolento di valori.

Le indagini erano state condotte dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri e dalla Compagnia di Montesarchio e coordinate dal sostituto procuratore Maria Colucci. Secondo l'accusa c'era stato il reato di turbativa in relazione alla gara d'appalto per i lavori di messa in sicurezza e di sistemazione idraulico-forestale di una strada; un reato che sarebbe stato reso possibile dalla collusione tra il sindaco Caporaso ed il vigile urbano Pagnozzi, membro della commissione di gara, che aveva permesso di individuare a monte l'impresa aggiudicataria.

Il titolare dell'impresa, sempre per gli inquirenti, era legato al sindaco.

L' accusa aveva riscontrato un secondo caso di turbativa di gara in relazione all'affidamento del servizio di accoglienza integrata per i minori non accompagnati, attraverso la costituzione di una associazione temporanea di imprese promossa dallo Caporaso affinché partecipasse alla gara. Il primo cittadino, prima ancora della pubblicazione del bando, avrebbe individuato l'immobile da destinare all'accoglienza, anche se i locali non erano idonei, e scelto la coop che avrebbe dovuto vincere la gara d'appalto.

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L'aggiudicazione sarebbe poi sfumata per un errore del nell'inserimento della domanda nel sistema Mepa. Indizi erano stati raccolti anche in ordine alla turbativa della procedura di affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti affidata nel marzo 2022 all'impresa che già espletava il servizio, in violazione del principio di rotazione. L'impresa aggiudicataria era risultata essere l'unico operatore economico a rispondere alla richiesta, e il servizio le era stato affidato per 2 anni. Inoltre il legale rappresentante dell'impresa aggiudicataria, già sottoposta a sequestro preventivo e ad amministrazione giudiziaria in un altro procedimento, ha omesso di indicare tale condizione nella domanda di partecipazione alla gara. Un'impresa che aveva il reale titolare in Panella. Indagato anche Massimo Pagnozzi, 62 anni, vigile urbano di Montesarchio, sottoposto all'obbligo di firma che ricorrerà anche lui al Riesame. 

 

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