Agenzia Entrate «morosa»,
sigilli al contatore dell’acqua

Agenzia Entrate «morosa» sigilli al contatore dell’acqua
Agenzia Entrate «morosa» sigilli al contatore dell’acqua
di Mary Liguori
Mercoledì 18 Dicembre 2019, 06:36
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È un caso di morosità più unico che raro quello che ieri si è registrato a Caserta. I sigilli dell’Italgas hanno chiuso i rubinetti dell’acqua dell’Agenzia delle Entrate e del Centro per l’Impiego. Duecentocinquanta i dipendenti, una platea di utenti imponente se si conta che entrambi gli uffici servono la città di Caserta, ma anche diversi popolosi Comuni dell’hinterland a ridosso del capoluogo. La chiusura dei rubinetti nello stabile di via Santa Chiara è sopraggiunta a causa di un cumulo di bollette che risultano non pagate per un totale di alcune decine di migliaia di euro. Trattandosi di una sede di pubblica utilità, la vertenza è ora nelle mani del prefetto di Caserta che arbitrerà i prossimi passaggi. Quest’oggi l’apertura degli uffici è a rischio, ma non è escluso che già in mattinata l’Agenzia delle Entrate (così come il Centro Impiego) possa riuscire a dimostrare la regolarità della propria situazione contributiva. Una situazione paradossale, almeno formalmente, se si considera che lo stesso ente che riscuote i debiti degli italiani si vede, oggi, accusare di morosità. Ma andando a scavare dietro la singolare situazione che si è andata a verificare ieri, l’Agenzia delle Entrate non è da considerarsi un «moroso» diretto. Da quanto si è appreso, infatti, sono diverse le bollette che risultano non pagate e alcune sono risalenti nel tempo. Ma questo sarebbe da attribuirsi alla proprietà dell’edificio in cui ha sede l’ente di riscossione. L’Agenzia ha infatti verificato, dall’ufficio regionale, la propria posizione contributiva, e sembra che avere tutte le carte in regola. Ogni mese, insomma, ha regolarmente pagato le proprie utenze, versandole, voce per voce, sul canone condominiale dei propri oneri. Ed è chiaro, a questo punto, che si può ipotizzare un qui pro quo comunicativo alla base del clamoroso caso di morosità. Ché, hanno fatto sapere dall’Agenzia, le utenze vengono pagate in modo cumulativo con un sistema condominiale che accomuna i vari affittuari dell’edificio lasciato ieri a secco dall’Italgas. Peraltro il contatore che serve l’intero edificio è unico.

Da quanto si è appreso, l’edificio nel quale ha sede dal primo giugno del 1999 l’Agenzia che riscuote a Caserta i debiti dei cittadini è di proprietà di una società attualmente in fallimento per cui la morosità non riguarderebbe direttamente l’Agenzia né il Centro per l’Impiego, ma l’intero stabile per il quale, essendo in corso la curatela fallimentare, potrebbe esserci stato un black out nel versamento delle utenze. A ogni modo, la vicenda è attualmente nelle mani della prefettura di Caserta e, come detto, l’Agenzia ha avviato una verifica sullo stato dei pagamenti e si dice pronta a dimostrare di avere tutte le carte in regola. Per la giornata di oggi, comunque, potrebbe restare sospeso il servizio erogazione dell’acqua per cui mentre ieri gli sportelli sono rimasti aperti fino al normale orario di chiusura degli uffici, quest’oggi potrebbe verificarsi qualche disagio con la chiusura dovuta allo stop idrico. 

Sollecitata da Il Mattino, la direzione regionale dell’Agenzia, ha spiegato lo stop dell’erogazione idrica come segue. «Con riferimento alla vicenda che ha interessato la sede di Caserta dell’Agenzia delle Entrate, la Direzione Regionale della Campania, svolte le opportune verifiche interne, comunica di aver corrisposto al Condominio Regency gli oneri sinora richiesti, compresi quelli per i consumi idrici», si legge nella nota.
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