Brucellosi, il ministro apre al commissario Zinzi: «È l'unica strada»

Il deputato: «Serve un intervento urgente per la Campania»

Brucellosi, il ministro apre al commissario Zinzi: «È l'unica strada»
di Emanuele Tirelli
Giovedì 29 Febbraio 2024, 08:47
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Una risposta d'apertura che sembra aver soddisfatto la domanda iniziale, e il suo proponente, relativa alla nomina di un commissario nazionale. «Appare pienamente condivisa la necessità di arrestare questo fenomeno che rischia di danneggiare oramai da troppi anni l'economia del comparto, la credibilità dei sistemi regionali di controllo e la salute dei consumatori». Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in risposta alla domanda del deputato della Lega, Gianpiero Zinzi, durante il question time nell'Aula di Montecitorio di ieri pomeriggio.

«A tal fine, unitamente al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il dicastero da me diretto assicura tutte le necessarie iniziative di impulso e di supporto all'azione del commissario straordinario nominato dalla Regione Campania per la completa attuazione del Piano regionale di eradicazione, la cui legittimità è stata di recente ribadita dal Tar Campania». E quindi la frase a chiusura del discorso, ma anche la dichiarazione di un'apertura da parte del governo. Secondo Schillaci, «per questi obiettivi sarà possibile adottare, però, tutte le iniziative necessarie, ivi inclusa l'eventuale nomina di un commissario unico nazionale ad hoc».

Dopo un ampio excursus delle azioni che negli anni sono state poste in essere per contrastare la diffusione di brucellosi e tubercolosi, e dei soggetti interessati, Schillaci ha ricordato che l'involuzione della malattia «si è arrestata nella seconda decade degli anni Duemila.

Si sono quindi succeduti piani regionali che hanno cercato di affrontare la problematica, anche se le criticità sotto il profilo della biosicurezza ambientale e l'incremento del contenzioso con alcuni allevatori ha reso particolarmente difficile proseguire l'attività di relegazione». Prima di arrivare all'apertura sulla nomina del commissario nazionale, il ministro ha sottolineato che l'ultimo piano regionale e la nomina del commissario regionale «forniscono misure di lotta ed eradicazione sul territorio che sono conformi ai regolamenti euro-unitari e all'ordinanza del ministro della Salute del maggio 2015. Nel suddetto piano, in particolare, sono previste anche misure proposte dagli allevatori come la vaccinazione contro la brucellosi degli animali presenti nei comuni cluster nonché misure per favorire un'attività di autocontrollo da parte degli allevatori».

Dopo la seduta, Zinzi ha dichiarato che «serve un intervento urgente per superare l'emergenza brucellosi che ha colpito le regioni del Sud Italia e in particolare la Campania». Per questo motivo dice di aver «interrogato il ministro della Salute, al fine di capire quali iniziative intenda adottare e soprattutto se e quando individuerà un commissario nazionale. Non tutti i piani regionali si sono rivelati efficaci, quelli attuati da De Luca in regione Campania sono un fallimento totale e senza precedenti. Sono state abbattute migliaia di bufale, sono fallite centinaia di aziende, è stato messo in ginocchio l'intero comparto, con il risultato che siamo ancora lontani dall'obiettivo di ridurre la prevalenza di brucellosi bufalina così come previsto dal piano. Una situazione drammatica a cui occorre porre rimedio in maniera tempestiva con la nomina di un Commissario nazionale».

Sempre ad allevamenti e Regione Campania si riferisce Coldiretti Caserta che ha inviato agli assessori regionali Nicola Caputo (all'Agricoltura) e Fulvio Bonavitacola (all'Ambiente) una lettera firmata dal direttore Giuseppe Miselli. Richiesto un incontro sul pascolo equino nel Parco regionale del Matese, vietato da una delibera regionale del 2017 per la salvaguardia dell'orchidea Himantogloossum Adriaticum.

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