Caserta, sotto tiro medici e infermieri no-vax
e Asl e Ordine avvisano: «Vanno sospesi»

Caserta, sotto tiro medici e infermieri no-vax e Asl e Ordine avvisano: «Vanno sospesi»
di Ornella Mincione
Giovedì 24 Giugno 2021, 09:05 - Ultimo agg. 20:07
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«Non chiamateli No Vax, ma il loro rifiuto al vaccino anti Covid è da condannare». Così la presidente dell'ordine dei medici di Caserta Erminia Bottiglieri commenta riferendosi alla risposta del Ministero della Salute alla richiesta della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri circa i provvedimenti da intraprendere in caso di rifiuto dell'operatore sanitario al vaccino anti Covid. In realtà, diversamente quanto previsto per la cittadinanza, per tutte le figure professionali che esercitano in ambito sanitario vige l'obbligo del vaccino. Proprio in questi giorni tutti gli ordini professionali casertani di tutte le figure previste in strutture sanitarie hanno inviato alla Regione Campania l'elenco dei propri iscritti. Al contempo anche l'Asl ha inviato l'elenco dei vaccinati.

La procedura prevede che, a fronte della persona che non ha aderito alla campagna, l'Asl comunicherà l'inadempienza alla persona stessa, al datore di lavoro e all'ordine cui appartiene. Da qui, partirà la sospensione dell'esercizio della persona in questione fino a quando questa non si sottoporrà al vaccino o comunque sia, fino al 31 dicembre 2021 (termine indicato dell'emergenza). «Stando al codice deontologico un medico non può non sottoporsi al vaccino, specialmente se poi c'è l'obbligo - spiega la presidente dei medici casertani -. Inoltre, la nostra categoria non può avere alcun timore riguardo il farmaco: è necessario rispettare rigorosamente la misura, soprattutto visto che il vaccino è l'unica arma che possediamo in piena pandemia per combattere il virus, al di là delle misure anti Covid, come il distanziamento e l'utilizzo delle mascherine». 

Proprio su quest'ultimo tema, quello dell'uso delle mascherine il cui obbligo nei luoghi esterni decadrà il prossimo 28 giugno, la presidente Bottiglieri ha diramato una nota in cui dice: «Queste regole richiederanno la massima attenzione e il massimo senso di responsabilità da parte dei cittadini perché non vorrei che si consideri questa ulteriore apertura come una libertà totale che ci concede di muoverci come vogliamo».

Nella nota la presidente Bottiglieri dichiara: «Se vogliamo uscire dal tunnel dobbiamo aspettare che la campagna vaccinale raggiunga il target previsto del 70% della popolazione e fino ad allora prudenza massima nei luoghi chiusi, in particolare in tutte le situazioni in cui le mascherine non devono essere indossate ma si creano condizioni di assembramento e/o il ricambio di aria non è adeguato». In questo senso, alcuni esperti indicano come ambienti ad alto rischio le palestre e le discoteche, anche se al contempo a fronte della necessità della riapertura e del rilancio economico di questi settori, si propende per ambienti all'aperto invece di quelli chiusi. 

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«Siamo tutti desiderosi di tornare alla piena, vera' normalità - conclude Bottiglieri -, ma vedo questo obiettivo molto lontano se durante le vacanze, che aspettiamo con ansia, il nostro comportamento non sarà corretto». E' la stessa presidente dei medici casertani però a ricordare l'estate dell'anno scorso quando «eravamo contenti e convinti di aver superato il baratro e questa certezza ha portato molti a comportarsi in maniera non corretta, per non dire sconsiderata, per cui a settembre tutto è ricominciato in maniera drammatica. Non mi stancherò mai di ripetere, anche se assillante e ossessiva, che l'emergenza non sarà finita fino a quando ci sarà anche un solo caso positivo fra di noi».

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