Caserta, movida tra caos e musica: denunce e multe a sei locali

Task force di vigili e forze dell’ordine: sanzioni per circa 300 euro

La movida
La movida
di Daniela Volpecina
Lunedì 8 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 12:59
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Sei locali multati per inquinamento acustico nelle strade della movida. È accaduto nella notte di sabato tra via Ferrante, via Maielli e via Mazzocchi. La zona della “Santella”. Due pattuglie della Polizia locale, nell’ambito delle attività congiunte coordinate dalla Questura, hanno elevato verbali per un totale complessivo di circa trecento euro. Le attività di somministrazione sono state denunciate per disturbo della quiete pubblica in quanto sorprese a diffondere musica ad alto volume in strada intorno alle 2,30. Al terzo episodio rischiano la chiusura. Un andazzo, quello dei decibel fuori controllo, che, unito agli schiamazzi degli avventori e al vociare dei passanti, particolarmente numerosi questo week-end complici anche le temperature miti, ha da tempo ormai peggiorato la qualità di vita dei residenti che settimanalmente segnalano episodi di mala movida. Quattro gli agenti impiegati in orario straordinario dalla Polizia locale per il primo di una serie di controlli che, stando a quanto emerso dal Comune, proseguiranno ogni sabato.

«Come avevamo annunciato - ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla movida, Emiliano Casale - superate le festività pasquali, che hanno visto i vigili urbani particolarmente impegnati nelle attività di controllo del territorio e dei flussi turistici, l’attenzione sulla movida, e in particolare su quei locali che non rispettano le regole e creano disagi nei fine settimana, è tornata ad essere alta.

L’operazione congiunta di sabato notte, effettuata con i Carabinieri, la Polizia e la Guardia di Finanza, rappresenta infatti soltanto un primo step. D’ora in poi saremo concentrati in modo importante sul centro storico e sulle sue attività commerciali. Per tutelare i residenti, i pubblici esercizi che rispettano le regole, i cittadini che vogliono divertirsi in modo sano e anche i turisti e i visitatori che arrivano a Caserta».Tolleranza zero e pugno duro dunque contro i locali non in regola nei confronti dei quali si preannunciano anche controlli legati all’occupazione di suolo pubblico, alle licenze, al rispetto delle normative sanitarie.

«Le multe sono indubbiamente un segnale importante - fa notare Rosy Di Costanzo, presidente del comitato “Vivibilità cittadina”, di cui fanno parte i residenti di via Ferrante, via Maielli, via Mazzocchi, largo Sant’Elena, via Sant’Agostino, via Mazzini, piazza Gramsci, via Vico, piazza Correra, corso Trieste, piazza Dante e via Gasparri - a condizione che non rappresentino un caso isolato come avvenuto fino ad ora. Le istituzioni di questa città ci hanno abituato a questo negli ultimi dieci anni: a interventi spot che lasciano il tempo che trovano e che non sortiscono alcun effetto duraturo in termini di rispetto delle regole e del vivere civile. 

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Le sanzioni dovrebbero rappresentare una costante in situazioni di estremo disagio come quelle che viviamo qui, dovrebbero essere la norma e non limitarsi ad eventi straordinari. Aggiungo infine che c’è poco da esultare se, come testimoniano i video che abbiamo realizzato nella notte tra sabato e domenica, alcuni locali hanno continuato a fare musica dopo le 2,30 e quindi dopo le multe effettuate dalla Polizia locale. Qui l’unica soluzione sono i presidi fissi delle forze dell’ordine e il divieto di fare musica per quei locali che sorgono in prossimità delle abitazioni».

Anche questa settimana i residenti denunciano poi le condizioni di sporcizia e degrado in cui vengono lasciate le stradine del centro storico e in particolare i danni riscontrati dai privati nei rispettivi portoni ad opera di giovani ubriachi ma anche l’affluenza notevole che impedisce ai residenti di uscire o rientrare con l’automobile a casa. «Continuiamo ad essere trattati come cittadini di serie B - concludono - e ci sentiamo sempre più impotenti di fronte al degrado umano imperante. E su questo, purtroppo, non c’è multa che tenga».

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