Caserta punta sulle Zone economiche speciali: sviluppo e occupazione

Verso l'ampliamento della perimetrazione delle Zes

Carlo Marino è sindaco di Caserta
Carlo Marino è sindaco di Caserta
di Daniela Volpecina
Sabato 5 Agosto 2023, 10:00
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L'area ex Saint Gobain, la località Lo Uttaro, la zona di Ponteselice, le superfici classificate come Pip (piani di insediamento produttivo) che costeggiano il cantiere del Policlinico in via Sossietta Scialla e numerose altre aree industriali della città potrebbero rientrare a breve nella nuova perimetrazione delle Zes, le Zone economiche speciali. Si tratterebbe di oltre un milione di metri quadri da adibire a nuovi insediamenti o all'ampliamento di realtà preesistenti che potrebbero beneficiare di una serie di incentivi e defiscalizzazioni tali da rendere queste aree particolarmente appetibili per gli imprenditori.

L'iter, frutto di una serie di incontri e tavoli tra Comune, consorzio Asi, Regione e commissario straordinario della Zes Campania, sarebbe alle battute finali. Ad annunciarlo è stato il sindaco Carlo Marino in occasione della seduta dell'ultimo consiglio comunale. «L'amministrazione - ha dichiarato il primo cittadino - sta perseguendo da tempo e con tutte le proprie forze l'obiettivo di vedere il coinvolgimento della città nell'ambito del possibile ampliamento dell'area Zes Campania. È stato un percorso lungo più di un anno, fatto di interlocuzioni ufficiali con l'Asi e con il Commissario straordinario della Zes Campania, che ci ha portati all'ultima proposta concordata che risale a marzo 2023.

Siamo di fronte finalmente a una novità importante perché la Regione, nell'ambito dei suoi poteri di modifica del Piano straordinario per le Zes, deciderà a breve se deliberare favorevolmente in Giunta e accettare la proposta della nostra amministrazione, già recepita dall'Asi e, nell'istruttoria, dal Commissario Zes Campania. Si tratta di un'occasione di sviluppo enorme e di un obiettivo strategico per Caserta, che ci permetterebbe di compiere dei passi da gigante per contrastare la disoccupazione giovanile e dare grandi occasioni di sviluppo alle imprese. Mancano pochi giorni e sono fiducioso perché a Caserta e in Campania c'è una filiera istituzionale che sa fare squadra, soprattutto in un settore cruciale per il rilancio del nostro territorio».

«Abbiamo accolto favorevolmente l'istanza del Comune di Caserta di ampliare le aree inserite nelle Zes - fa sapere la presidente del consorzio Asi, Raffaella Pignetti - ed esteso, a nostra volta, al commissario straordinario di Governo, la richiesta di riperimetrazione di numerose altre zone della provincia insistenti in agglomerati Asi, tra queste San Nicola, Recale, Pignataro, Capua, Mondragone, Sessa Aurunca, Mignano e la zona del Matese. Si tratta di aree in prevalenza dismesse e da riqualificare per le quali c'è grande interesse e attenzione da parte delle imprese. Sono tante infatti le realtà produttive pronte a investire qui, se si concretizzerà la classificazione in Zes. L'area industriale della provincia di Caserta tra l'altro è la più estesa della Campania, auspichiamo quindi che Regione e Governo riconoscano in proporzione una riperimetrazione adeguata».

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Attualmente le uniche attività che non potranno insediarsi nelle Zes sono quelle del settore energetico. Per tutte le altre si profilano sgravi fiscali sulla costruzione degli opifici e sull'acquisto dei macchinari e anche una serie di incentivi legati all'assunzione del personale così come semplificazioni burocratiche e amministrative e canoni di concessione agevolati oltre ad una riduzione dell'imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell'attività in Zes del 50% ma solo a condizione che l'impresa mantenga l'attività in quell'area per almeno dieci anni e conservi i posti di lavoro creati nell'ambito dell'attività avviata per almeno dieci anni. «Generare economia, rilanciare lo sviluppo del territorio, creare nuovi posti di lavoro, sono questi gli obiettivi primari da perseguire attraverso lo strumento delle Zes - commenta Giovanni Comunale, consigliere comunale e membro del Comitato direttivo del consorzio Asi, che in questi mesi ha svolto anche il delicato compito di mediatore tra le parti - ciò alla luce della drammatica emergenza lavoro, che attanaglia questa provincia, alla quale si è appena aggiunta anche una emergenza povertà, innescata dalla sospensione dell'erogazione del reddito di cittadinanza, che rappresentava di fatto un ammortizzatore sociale per migliaia di famiglie. Facilitare e agevolare gli insediamenti industriali rappresenterà, a mio avviso, una risposta concreta, già nel medio periodo, per tanti padri di famiglia in cerca di lavoro». Le aree che fanno già parte delle Zes sono quelle di Aversa nord, Marcianise e San Marco evangelista. 

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