Cold case di camorra, il boss Belforte condannato a trent'anni

Cold case di camorra, il boss Belforte condannato a trent'anni
di Marilù Musto
Martedì 14 Marzo 2017, 11:52 - Ultimo agg. 17:28
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Trent’anni di carcere per il boss Domenico Belforte, per Gennaro Buonanno e Pasquale Cirillo. Assolto, invece, Vittorio Musone. Questa è la decisione del giudice Ludovica Mancini del tribunale di Napoli. La sentenza sul «cold case» di Marcianise è stata emessa ieri, a 20 anni dai fatti. Regge il quadro accusatorio costruito dal pubblico ministero Luigi Landolfi della Procura Antimafia di Napoli che nel 2014 ha rispolverato un vecchio fascicolo archiviato nel settembre del 2005. Quel faldone giudiziario parlava dell’omicidio di Pasquale Dallarino, cugino di Pasquale Piccolo, conosciuto come «Rockfeller» e considerato esponente di spicco del cartello criminale dei Piccolo-Letizia detto Quaqquarone, nemici giurati dei Belforte di Marcianise. Per il tribunale di Napoli, Dallarino venne ucciso perché era attivo nel «chiedere le estorsioni nei vari cantieri edili» per conto del gruppo Piccolo.
 
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