Covid a Caserta, il contagio semina paura:
colpo di freno alla movida selvaggia

Covid a Caserta, il contagio semina paura: colpo di freno alla movida selvaggia
di Fabrizio Arnone
Lunedì 12 Ottobre 2020, 08:44 - Ultimo agg. 22 Marzo, 05:00
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Movida blindata a Caserta ed in provincia. Il primo fine settimana trascorso con le nuove e più stringenti regole per regolare la movida alla luce del recente incremento del numero di positivi da Coronavirus, è stato superato con successo. In piazza e per le strade del centro tantissimi posti di blocco nella notte, con carabinieri, uomini della guardia di finanza, polizia soprattutto in borghese e agenti della polizia municipale, hanno coordinato un'attività di controllo non solo dei giovani avventori della movida ma anche del rispetto della normativa imposta agli esercenti commerciali. Normativa che prevede la chiusura anticipata dei locali ed il divieto di accesso di nuovi clienti dalle 23 di ogni giorno. 

Il dato positivo da registrare dall'ultimo weekend è che la mascherina non è più un optional per i ragazzi.

Se prima, infatti, era davvero frequente imbattersi in gruppi di giovani con la mascherina abbassata al collo o appesa al braccio, oggi probabilmente grazie anche alla intensificazione dei controlli a tappeto sul territorio, questo fenomeno sembra essersi ridimensionato e la situazione è nettamente migliorata rispetto all'inizio. 

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Il servizio di questo fine settimana segue gli analoghi servizi svolti negli scorsi fine settimana, così come disposto dal Questore di Caserta all'esito delle valutazioni espresse in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il piano predisposto per il pattugliamento del territorio nei momenti caldi della movida casertana, ha innanzitutto testimoniato il generalizzato rispetto alle misure di distanziamento sociale ed uso della mascherina.

Nel corso dei controlli sono state elevate solo tre sanzioni per violazione delle prescrizioni volte all'obbligo di indossare correttamente i dispositivi di protezione individuale. Sono state altresì identificate oltre trecento persone, controllati 65 veicoli e contestate 33 violazioni al codice della strada, con un sequestro per guida senza patente e due fermi amministrativi. Sono state, inoltre, identificate e sanzionate quattropersone intente a svolgere attività di parcheggiatore abusivo, con conseguente sequestro delle somme percepite illecitamente.

Nel corso della specifica attività limitata quindi all'ultimo fine settimana, sono stati controllati 25 esercizi pubblici, di cui quattro sanzionati con prescrizioni e diffide all'Asl, due sanzionati per personale non in regola e tre sanzioni amministrative.

 

Gli esercizi commerciali della zona della movida hanno chiuso regolarmente agli orari previsti dalla vigente normativa e dalle ordinanze regionali. Ed è forse questo il punto più discusso da dopo la pubblicazione dell'ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca. C'è ancora molta confusione su chi può stare aperto e come. Molti infatti almeno inizialmente hanno confuso l'orario dell'ultimo accesso con l'orario di chiusura e così non sono stati pochi i locali che a inizio settimana hanno chiuso le porte dei locali a nuovi clienti, lasciando però la possibilità di consumare per i clienti già entrati. Una situazione contraria a quanto previsto dall'attuale normativa che, invece, vuole la chiusura alle ore 23 di bar, gelaterie, pasticcerie e similari dalla domenica al giovedì, ed alle ore 24 il venerdì ed il sabato. L'ultimo accesso ai locali di ristorazione, e quindi ristoranti, pizzerie, pub e similari, è invece previsto per le ore 23. È consentita solo la consegna a domicilio oltre tale orario. Limitazioni stringenti che però nell'ultimo fine settimana i locali, seppur decisamente contrariati, hanno comunque rispettato. 

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