Chiedono subito la riunione del tavolo di crisi presso il Mimit i lavoratori della Jabil che in un comunicato lanciano l’ennesimo grido di allarme su «una vertenza che resta nebulosa e immobile da tempo». Le rsu ricordano che tra due mesi scade la cassa integrazione che, tra l’altro, prevedeva una serie di verifiche ministeriali che non sono mai state effettuate.
«I lavoratori e le loro famiglie – scrivono nella nota - soffrono uno stato di continua incertezza sul proprio futuro, nonostante esprimano professionalità e competenze di primo livello in un segmento di mercato strategico al rilancio dell’intero Paese, in un momento di transizione ecologica e smart-technology».
In attesa della convocazione al ministero aggiungono: «Attraverso le ultime assemblee di fabbrica è emersa una sintesi dei 420 lavoratori che credono fermamente di avere un ruolo nella multinazionale americana, che può e deve destinarci maggiori investimenti per un sito che continua ad essere di riferimento del gruppo.