Olio, produzione a picco,
colpa dell'assalto dei parassiti

Olio, produzione a picco: colpa dell'assalto dei parassiti
Olio, produzione a picco: colpa dell'assalto dei parassiti
di Antonio Mastella
Martedì 22 Novembre 2016, 08:34
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Un anno, quello in corso, da dimenticare per gli olivicoltori di Terra di Lavoro. I circa tredici milioni di chilogrammi di olive raccolte nel 2015, nei 41 frantoi attivi in provincia, che hanno fruttato poco più di mille e cinquecento tonnellate di olio extravergine e circa sei milioni di fatturato, sono soltanto un ricordo. «Se tutto va bene, ci ritroveremo con un 60 per cento in meno di raccolto», avverte Vincenzo Nisio, tecnico dell’Unaprol, il consorzio olivicolo italiano. È una valutazione amara ma sostanzialmente prudente; c’è, infatti, chi riesce ad essere ancora più pessimista sulla dimensione del crollo. «Non è improbabile che, al termine della campagna di raccolta e spremitura, che sta per concludersi, arriveremo al 70 per cento in meno di olio rispetto a quello prodotto lo scorso anno», sottolinea Maurizio Capitelli, presidente dell’Aoc, l’associazione che raggruppa oltre mille dei circa diecimila coltivatori casertani del settore. 

Nel 2015, secondo i dati forniti da Ismea (istituto dei servizi per il mercato agricolo e alimentare) gli oliveti della Campania permisero di mettere in paniere poco più di 139mila tonnellate; a fine novembre, quando terminerà la campagna di raccolta e trasformazione, al massimo ne saranno state molite 40mila. «A provocare una così drastica riduzione – spiega Nisio - il clima davvero strano con un eccesso di umidità, in particolare, che ha investito le piante al momento della fioritura e allegazione; se questo non fosse bastato, ci ha pensato la mosca olearia a completare il disastro».
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