Caserta, patto antiracket con le imprese: «Molti sos ma poche denunce»

Sottoscritto ieri alla Camera di Commercio

Presentazione patto antiracket
Presentazione patto antiracket
di Mariamichela Formisano
Mercoledì 17 Aprile 2024, 08:00 - Ultimo agg. 14:13
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“Questa impresa ha aderito al patto antiracket con le forze dell'ordine” sarà il cartello che, da oggi le imprese edili della provincia di Caserta potranno affiggere nei propri cantieri, aderendo al patto sottoscritto ieri alla Camera di Commercio dal presidente Tommaso De Simone, dal presidente dell’associazione antiracketSos Impresa” Caserta Maurizio Pollini e dal presidente regionale “Sos Impresa - Rete per la legalità della Campania” Luigi Cuomo.

«Una iniziativa che - dice De Simone - anche dal punto di vista dell’immagine, caratterizzerà questo territorio che vede imprese pronte alla denuncia qualora si dovessero manifestare azioni criminose». Al tavolo dell'incontro il prefetto Giuseppe Castaldo che concludendo un dibattito a più voci ha ribadito: «Piena disponibilità a prestare attenzione a questo fenomeno, in continuità con l’osservatorio provinciale inaugurato qualche giorno fa e agli accordi siglati con Camera di Commercio e università proprio su questo tema.

Ma resta pregnante la necessità da parte degli imprenditori di denunciare per accedere ai fondi di solidarietà e per avviare procedimenti sempre più celeri».

Ed a testimonianza di quanto il coraggio di denunciare si nutra di una rete di protezione, l'intervento di Domenico Communara, l'imprenditore che con il socio Sossio Giordano da 30 anni gestisce un'azienda di costruzioni non residenziale. «Ero giovane quando scappai in Toscana per paura - ha detto- ma cinque anni fa ho deciso di tornare a casa, trovando il coraggio di fare impresa nell'agro aversano dopo aver toccato con mano quello che questa associazione fa per imprenditori come me. Al mio fianco Anna Ferrara, responsabile regionale del Patto Antiracket al quale spero aderiscano molti imprenditori».

In platea il sindaco di Cesa, Enzo Guida, il primo della provincia ad aver aderito al patto che, almeno negli intenti, conta una decina di comuni interessati a seguirlo, Caserta compresa. «Quasi tutti i comuni del Napoletano hanno aderito al patto - ha detto Cuomo - ma prima di dare seguito alle richieste pervenuteci dai comuni casertani abbiamo voluto dare a questa iniziativa lo spessore istituzionale che merita, sotto l'egida di Prefettura e forze dell'ordine». Ma c'è un gap da colmare a Caserta, tra le richieste di ascolto che arrivano allo sportello Sos Impresa e quelle che poi si concretizzano in denuncia. «Il freno è la famiglia o la società intorno - ha spiegato la psicologa e vicepresidente di "Sos Impresa" Caserta Antonella Schiavone - perché la fiducia nelle Istituzioni c'è, ma manca la convinzione di smarcarsi dai retaggi».

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Ed è quella la leva sulla quale lavorare, ha rimarcato il prefetto Giuseppe Castaldo perché, come ha sottolineato il questore Andrea Grassi: «La sicurezza è un bene condiviso, e questo patto ne è l’esempio plastico che concretizza la collaborazione fra Istituzioni e privati». E il comandante dei Carabinieri colonnello Manuel Scarso ha aggiunto: «L'invito resta quello di schierarsi in maniera aperta a favore della Giustizia e contro la criminalità, una necessità che in questo territorio è particolarmente avvertita». Perché le denunce restano poche, conferma il comandante della scolonnello Nicola Sportelli: «Caserta dal punto di vista imprenditoriale è una provincia in crescita, con un aumento di imprenditoria femminile. E noi saremo sempre vicini a tutte le imprese sane supportandole soprattutto in questo periodo di accessi importanti ai fondi del Pnrr». E mentre da oggi il patto seguirà la sua strada tra i comuni di Terra di Lavoro, il presidente Pollini annuncia: «Stiamo già immaginando un ulteriore patto che coinvolgerà altre tipologie di attività a rischio, in continuità dei due protocolli d'intesa anti-usura e anti-racket con il comune di Aversa nel 2020 e con il comune di Cesa nel 2022. E rimaniamo in ascolto, come unica associazione presente nella Caritas di Aversa, dove avvocati e psicologi rispondono a molte richieste di aiuto, ma poche si tramutano in denuncia».

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