Pignataro Maggiore. Centrale Biopower, il pm: «Assolvete i 18 imputati»

centrale Biopower
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di Marilù Musto
Martedì 21 Giugno 2016, 08:45
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Pignataro Maggiore. Assoluzione per tutti. Si può sintetizzare così la requisitoria del pubblico ministero Carlo Fucci della procura di Santa Maria Capua Vetere. Dopo cinque anni di processi, testimoni, ventitrè arresti preventivi e tre avvisi di garanzia a politici, funzionari della regione Campania e imprenditori nel 2009, la Procura ha chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati accusati, a vario titolo, di corruzione e falso: in tutto 18 politici e industriali con il pallino dell’ecologia. Al centro dell'inchiesta della guardia di finanza, c'era la centrale Biopower di Pignataro Maggiore. L’accusa di corruzione per aver agevolato la costruzione dell'impianto energetico bio, basata su una consulenza tecnica, non avrebbe retto al riscontro delle prove prodotte durante il processo in tribunale. Ora, la sentenza è attesa per fine luglio. Sette anni fa, vennero perquisiti gli uffici regionali. Avvisi di garanzia vennero poi notificati all'assessore regionale del Pd, Andrea Cozzolino, e a Gianfranco Nappi, capo della segreteria politica dell'ex governatore Antonio Bassolino. Le due posizione sono state però archiviate nella prima fase dell'inchiesta. Venti persone erano state arrestate per poi essere scarcerate dopo l'annullamento della misura cautelare da parte del tribunale del Riesame di Napoli. Ieri, l'ultimo atto: la richiesta di assoluzione per imprenditori e politici che volevano costruire una centrale bio in provincia di Caserta. 
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