Marcianise, prof morta dopo 35 giorni di agonia: «Indagare su lesioni e cause decesso»

I funerali posticipati a dopo l'autopsia

Angela Marello
Angela Marello
di Franco Agrippa
Lunedì 30 Ottobre 2023, 09:05 - Ultimo agg. 14:01
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Per Angelina Marello, l'ex insegnante di materie artistiche deceduta sabato mattina in seguito alle lesioni riportate nella serata di sabato 23 settembre, quando fu trovata sanguinante e senza conoscenza sul selciato di via De Felice, erano stati già fissati la data e l'orario delle esequie per ieri alle 16. Nella tarda serata di sabato, però, i figli, Teresa e Pasquale, hanno annunciato sulla loro bacheca facebook che i funerali erano stati rimandati. «Nel ringraziare tutti coloro che hanno avuto un pensiero per la mia mamma è scritto nel messaggio in questo giorno straziante per noi e tutti quelli che ci hanno dato dimostrazione di vicinanza e grande affetto comunico che per motivi legali le esequie saranno celebrate in data da destinarsi». In pratica, come riportato ieri da "Il Mattino", la salma dell'82enne era stata sottoposta a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.

A spiegare i motivi che avevano indotto il magistrato a bloccare il funerale è intervenuto poi un comunicato del legale della famiglia della Marello, Pasquale Acconcia, il quale ha asserito: «La professoressa vittima di un misfatto, ad oggi ancora in fase di indagini e che risale al mese scorso e precisamente al 23 settembre non si è mai ripresa dalle lesioni subite ed è deceduta a circa un mese dall'accaduto.

I familiari tramite il proprio difensore hanno provveduto a notiziare l'autorità e valutare la necessità di accertamenti tecnici utili alle indagini onde stabilire le cause del decesso e il nesso con le lesioni subite. Tale richiesta è stata accolta e la salma è stata posta a disposizione dell'autorità che provvederà nelle prossime ore a incaricare un medico legale per i consueti e opportuni accertamenti».

In effetti, la famiglia di Angelina ha sempre nutrito forti dubbi sulle cause dell'incidente, contestando la tesi risultante dalle indagini dei carabinieri per conto della Procura, per cui la donna sarebbe stata investita da un uomo in bicicletta che a causa della scarsa luminosità e, procedendo a velocità sostenuta, non riuscì a evitarla facendola rovinava al suolo. Infatti, sospettano che la loro congiunta sarebbe stata vittima di un tentativo di scippo, sia per le condizioni in cui era stata trovata, sia per delle dichiarazioni rese da alcune persone che erano presenti in via De Felice al momento dell'incidente. Inoltre, tra le esigue immagini delle videocamere di esercizi commerciali e abitazioni private, sembrerebbe che si noti la professoressa Marello avviarsi verso casa e una persona in bicicletta che passa più volte, quasi ad attenderla. 

 

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