Succivo: rapina in villa in pieno giorno, donna picchiata da tre malviventi

Puntata anche un'arma contro la vittima

Sulla rapina di Succivo indagano i carabinieri
Sulla rapina di Succivo indagano i carabinieri
di Marilù Musto
Sabato 9 Settembre 2023, 09:13 - Ultimo agg. 17:41
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Rapina in villa, giovedì mattina, in pieno giorno: è la cronaca che restituisce un altro colpo messo a segno da tre criminali, incappucciati, che hanno agito indisturbati. Una donna di 31 anni è stata picchiata in via Madonna delle Grazie da tre balordi e ridotta in condizioni pietose, al punto che è stato necessario per lei ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale "San Giuseppe Moscati" di Aversa. Le indagini della violentissima rapina sono ora nelle mani dei carabinieri che stanno mettendo in relazione quest'ultimo caso con quello di Lusciano commesso il 17 agosto, ai danni del gestore del locale Palazzo Ducale di Lusciano, coordinatore di Italia viva, Luciano Dell'Aversano Orabona.

Stavolta, però, a Succivo i rapinatori sono entrati in azione alle ore 11 e 30 di mattina approfittando del fatto che nella serratura del cancello della villa individuata erano state lasciate le chiavi inserite, forse per dimenticanza. Entrati in casa, hanno preso in ostaggio la donna - casalinga, sposata - e le hanno chiesto dove nascondesse l'oro. Uno dei malviventi, armato di pistola, ha puntato l'arma in direzione della vittima mentre gli altri due si sono diretti nelle stanze della villa: hanno trovato solo 300 euro, nascosti in un armadio e nel portafogli. A quel punto hanno insistito minacciando la 31enne la quale ha provato a ribellarsi, inutilmente. È stato a quel punto, però, che i tre si sono scatenati: hanno picchiato la vittima, nonostante quest'ultima li pregasse di lasciarla stare.

Non avendo trovato altro, hanno abbandonato la villa fuggendo a bordo di due veicoli. Subito dopo la donna ha telefonato ai carabinieri che sono accorsi sul luogo. In zona, però, non c'erano telecamere pubbliche attive nè interne alla villa.

La vittima è stata trasportata in ospedale per curare le ferite (graffi e lividi). Solo poco prima, i carabinieri avevano notificato un ordine di arresto nei confronti di un presunto truffatore che aveva agito negli ultimi mesi a Qualiano e a Lusciano: si tratta di un 62enne dei Quartieri Spagnoli di Napoli, destinatario di un arresto da parte della Procura di Napoli nord per tre episodi di truffa aggravata ad anziani, dai quali si faceva consegnare denaro e monili in oro. Si sta cercando di ricostruire la "rete" di complici. Da un lato la criminalità scatenata e dall'altra la repressione: al centro, i cittadini che chiedono sicurezza e più controlli delle forze dell'ordine nell'agro aversano, soprattutto nell'area atellana, territorio-cerniera con la provincia di Napoli.

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Questo di Succivo è il terzo episodio di rapina in villa con lo stesso modus operandi nel giro di pochi mesi, in provincia di Caserta. In realtà, fra più violenti c'è quello registrato a Caserta ai danni dell'avvocato Vittorio Giaquinto ad aprile. Ad agosto, invece, c'è stata l'escalation: oltre al colpo di Lusciano a Orabona, c'è stata la rapina di Marcianise. L'identikit di due rapinatori che avevano preso in ostaggio una famiglia in via Giudice Falcone a Marcianise il 29 agosto, è sulla scrivania degli inquirenti, che stanno comparando gli indizi per ricostruire la "mappa" dei criminali. Uno dei tre - come in tutti i casi - era armato di pistola. L'abitazione presa di mira era quella di un imprenditore titolare di capannone adibito a lavanderia industriale nella zona Asi di Marcianise. L'uomo denunciò agli inquirenti le modalità della rapina e da allora è caccia aperta alla banda di rapinatori. 

 

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