Liste d'attesa, blitz dei Nas a Teano: denunciati due medici

Assenze in ambulatorio dopo aver usufruito della 104

Ispezione dei Nas nelle Asl casertane
Ispezione dei Nas nelle Asl casertane
di Biagio Salvati
Sabato 9 Settembre 2023, 08:36 - Ultimo agg. 18:36
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Usufruivano dei permessi legati alla Legge 104 per seguire i propri familiari in età avanzata o disabili e poi si davano assenti sul posto di lavoro anche nei giorni successivi mentre negli ambulatori i pazienti aspettavano ore senza ricevere la visita medica. È quanto scoperto dai carabinieri del Nas in un paio di distretti dell'Asl di Caserta, tra cui Teano, dove sono stati denunciati due medici, residenti a diversi chilometri di distanza dal posto di lavoro. I militari del Nucleo Antisofisticazione per la tutela della Salute di Caserta, agli ordini del comandante Pietro Chirico, hanno scoperto le anomalie nel corso di autonomi controlli programmati nell'ambito di specifiche azioni per contrastare fenomeni di illegalità nell'erogazione del servizio sanitario. In particolare, si tratta di un paio di casi riguardanti medici che non si presentavano sul posto di lavoro per le visite specialistiche ambulatoriali, prendendosi un giorno di malattia o permessi proprio nei giorni programmati per le visite.

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Una situazione che si verificava anche dopo aver usufruito, appena il giorno precedente, di un permesso legato alla 104. I permessi venivano autorizzati dal direttore del distretto - pur senza l'indicazione del nome di un collega sostituto, così come prevede la legge, peraltro destinatario di un richiamo dell'Asl che, nel frattempo, ha già preso dei provvedimenti per i camici bianchi "fannulloni". I pazienti, già provati dalle lunghe liste di attesa, si sono trovati di fronte a una situazione ancora più frustrante: una situazione che ha lasciato i pazienti nel limbo, privandoli dell'opportunità di ricevere le cure di cui avevano bisogno. Le conseguenze di questa negligenza sono state molteplici. In primo luogo, i pazienti hanno dovuto affrontare ulteriori ritardi nel ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.

Questo ha comportato un aumento del carico emotivo e fisico per le persone già afflitte da sintomi o condizioni mediche persistenti. Una situazione che ha generato una sensazione di sfiducia e scoraggiamento nei confronti del sistema sanitario da parte dei pazienti.

I controlli, anche nel Casertano, risalgono ad agosto e si inquadrano in una più ampia operazione del Nas eseguita di concerto con il Ministero della Salute finalizzata anche verificare la gestione delle liste di attesa per l'erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, riguardanti il Servizio sanitario pubblico. Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle Asl, compresi gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, nonché presso le strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano nazionale di Governo delle liste di attesa, stilato per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico e uniformare un'equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini.

Nell'operazione a livello nazionale i militari hanno rilevato condotte dolose, denunciando dirigenti e medici ritenuti responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio, per aver arbitrariamente chiuso in modo ingiustificato le agende di prenotazione a luglio e agosto, posticipando conseguentemente le prestazioni diagnostiche, al fine di consentire al personale di poter fruire delle ferie o svolgere indebitamente attività a pagamento. Nel Casertano, i carabinieri del Nas, hanno effettuato accessi a diversi enti ospedalieri, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il Ssn, analizzando liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici. 

 

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