Trenta sindaci di Comuni del Casertano che in passato sono stati luoghi di eccidi nazisti, in gran parte oscurati o dimenticati, hanno firmato nei giorni scorsi a Caserta – presso il Real Sito di San Leucio - un protocollo di intesa che porterà alla nascita di una «Costituzione della Rete dei Comuni della Provincia di Caserta, per non dimenticare le stragi nazifasciste nell’ottica della Riconciliazione Italo-Tedesca in un’Europa unita». A organizzare l’evento, frutto di un lungo lavoro di ricerca, è stata l’«Associazione Monte Carmignano per l’Europa-Memoria e Riconciliazione», presieduta da Tommaso Sgueglia mentre l’ente «capofila» della rete è il Comune di Caiazzo guidato dal sindaco Stefano Giaquinto.
La firma è stata apposta in un momento solenne, ovvero alla chiusura delle attività del 2022 durante un convegno dal titolo «Dalla Carta di Verona alla Resa di Caserta», un progetto di ricerca che ha coinvolto le classi di 6 istituti scolastici della provincia di Caserta con i loro dirigenti e docenti i quali hanno illustrato i propri elaborati.
Presente anche il magistrato Paolo Albano, che fu il pubblico ministero del processo per la strage di Monte Carmignano del 13 ottobre del 1943. Il recupero della memoria inizierà solo 45 anni dopo, in seguito alle ricerche di Joseph Agnone negli Stati Uniti ed al successivo processo istituito presso la Corte di Assise di Maria Capua Vetere che nel 1994 condannò all’ergastolo il tenente e il sottufficiale della Wehrmacht, Emden e Schuster.