Caro benzina, faro della Gdf contro la speculazione: segnalati distributori che hanno alzato i prezzi oltre i due euro al litro

Da domani l’obbligo di esporre i cartelli con le quotazioni medie

Caro benzina, faro della Gdf contro la speculazione: segnalati distributori che hanno alzato i prezzi oltre i due euro al litro
Caro benzina, faro della Gdf contro la speculazione: segnalati distributori che hanno alzato i prezzi oltre i due euro al litro
di Umberto Mancini
Lunedì 31 Luglio 2023, 00:08 - Ultimo agg. 15:47
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Parte l’offensiva del governo contro il caro benzina mentre la Guardia di Finanza intensifica i controlli per evitare abusi. Scatta anche l’operazione trasparenza sul fronte carburanti con l’obbligo per tutti i distributori di esporre i cartelloni con i prezzi medi di benzina e diesel. Da domani i gestori delle stazioni di servizio dovranno mettere ben in vista non solo i costi del proprio impianto ma anche quelli medi regionali per favorire il confronto da parte degli automobilisti. Una misura voluta dall’esecutivo, dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in particolare, nel Decreto benzina di inizio anno, ma fortemente contrastata dagli addetti del settore. Prevede, tra l’altro, sanzioni fino a 2 mila euro per chi fa il furbo. 


I RISCHI
E proprio contro i fenomeni speculativi registrati sabato su alcuni tratti autostradali - con la super per il servito a quota 2,5 euro al litro - si sta muovendo la Guardia di Finanza dopo le segnalazioni ricevute in queste ore. 
Casi comunque circoscritti, dicono al Mimit, che assicura che i prezzi medi si attestano a quota 1,74 euro al litro per il gasolio e 1,89 per la benzina. Ovviamente sono di tutt’altro avviso le associazioni dei consumatori. «Il problema non sono solo i prezzi massimi, ma la rapida saliti dei listini in occasione delle partenze degli italiani e la scarsa trasparenza sulla formazione dei prezzi alla pompa». 


LA MOSSA
Di certo il fenomeno dell’aumento dei costi per gli automobilisti, sopratutto durante l’esodo estivo e alla vigilia dell’arrivo dei cartelloni anti-abusi in tutte le aree di servizio, non è piaciuto all’esecutivo che ha in mente altre mosse per tagliare le unghie a chi specula.


Tra le idee sul tavolo c’è anche quella di fornire ai viaggiatori una sorta di vademecum per difendersi dalle pratiche commerciali scorrette. Non è ancora definito se verrà o meno attivato un numero verde, ma si vuole comunque mettere a punto un meccanismo di tutela a largo raggio. Parallelamente la Gdf, su impulso di Mr. Prezzi e dei ministeri competenti, sta intensificando il monitoraggio che già normalmente effettua su strade e autostrade. Del resto, fanno notare sempre dal Mimit, dall’inizio del 2023 il prezzo industriale di benzina e gasolio, al netto quindi della tassazione, in Italia resta stabilmente più basso di quello in Spagna, Germania e Francia.
Ma la partita sul fronte dei rincari non si ferma qui.

Sempre Urso sta definendo il protocollo anti inflazione per i prodotti di più largo consumo. Un patto con la filiera dei produttori e con quella dei distributori per calmierare i prezzi di pane, pasta, farina, olio, uova, riso e dei prodotti per l’infanzia. Insomma, dei beni considerati di prima necessità, mentre gli alcolici vengono esclusi.


IL PIANO
Nelle intenzioni del governo il protocollo dovrebbe essere siglato a stretto giro, forse martedì. Fisserà non solo i paletti dell’intesa con le catene dei supermercati e dei produttori, ma specificherà anche che si tratta di una iniziativa temporanea su base volontaria «nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato». 
L’obiettivo dichiarato è far partire ad ottobre un “trimestre anti inflazione”, bloccando fino a dicembre i costi per le famiglie. 


Non è escluso poi che se l’iniziativa dovesse avere successo sia possibile un prolungamento. Riguarda, come detto, una selezione dei prodotti del carrello della spesa di prima necessità e non prevede nessun onere per le casse dello Stato. Le associazioni che aderiranno si dovranno impegnare ad offrire i prodotti a prezzi calmierato per tutto il periodo e, come scritto nel testo, avranno così la possibilità di segnalare le offerte con il bollino tricolore e con un logo sulla vetrina del negozio. Entro il 15 settembre le associazioni di categoria dovranno comunicare le aziende aderenti per far decollare il piano che, questo è lo scopo del governo, dovrebbe coinvolgere il maggior numero possibile di esercizi commerciali.
 

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