Caserta, incubo rincari sulla benzina: «Intensificare i controlli»

Il servito arriva anche a 2,273 in autostrada. Prezzi contenuti negli impianti fuori dai circuiti

I rincari del carburante
I rincari del carburante
di Emanuele Tirelli
Mercoledì 10 Aprile 2024, 08:00 - Ultimo agg. 08:29
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È di nuovo in salita il prezzo dei carburanti, una dimensione di respiro nazionale alla quale Caserta non è di certo estranea, anche se rispetto alla media regionale per adesso tiene bene e presenta ancora diversi distributori dove è possibile rifornirsi di benzina spendendo meno di 1,9 euro al litro in modalità “fai da te”.

Il prezzo medio riportato ieri dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il “self” di benzina e gasolio in Campania era di 1,903 e 1,795 euro. Solo Lazio, Marche e Veneto avevano fatto meglio sotto la soglia di 1,9.

Tutte le altre regioni erano invece al di sopra del dato campano.

Alla Eni-Agip in via Marchesiello la benzina è a 1,968 e il gasolio a 1,878, sia per self che per servito. Qui il “self” è anche al di sopra di quello indicato dalla Eni della stazione di servizio San Nicola Est (1,963, mentre il “servito” è a 2,273, e il gasolio a 2,173 e 1,863): notoriamente, come nella quasi totalità delle strutture italiane che si trovano sull’autostrada, i costi sono superiori a quelli dei contesti urbani. Alta per entrambi i carburanti anche la spesa necessaria alle Eni di via Unità Italiana e di via Tescione (benzina a 2,169 e 1,949; gasolio a 2,039 e 1,819). Sopra la media regionale pure all’Ip di via La Pira (benzina a 2,149 e 1,949; gasolio a 2,009 e 1,809 euro) e alla Q8 di via Falcone con 1,909 euro per la benzina in erogazione self e 2,089 per il servito; e con 1,809 e 1,989 per il gasolio. Le dinamiche cambiano di giorno in giorno, e per avere un quadro aggiornato senza fare il giro della città basta consultare la sezione “Osservaprezzi Carburanti” del Mimit: dal 24 luglio scorso chi esercita l’attività di vendita al pubblico di carburante ha infatti l’obbligo di comunicare al ministero i prezzi praticati.

I prezzi più bassi

Passando invece a quelli più bassi registrati nella giornata di ieri, per il self da Ewa in via Fusco nella frazione di Mezzano servono 1,849 euro per la benzina e 1,729 per il gasolio. Leggermente più alto per la benzina (1,939 servito e 1,859 self) da Delta Petroli in via Ruggiero a Caserta, mentre per il gasolio (1,859 servito e 1,779 self) la distanza è superiore. Proseguendo sulla stessa scia, gli impianti Toil di via Gramsci a Ercole e di Vaccheria ieri erogavano benzina a 2,019 e 1,869, e gasolio a 1,919 e 1,769 euro. Un litro di benzina in self costa invece 1,877 euro (2,097 servito) alla Gaffoil di via Appia: sotto la media regionale anche il gasolio, rispettivamente a 1,747 e 1,967 euro. Stesso prezzo per il self benzina (1,899) alle Esso di via Ferrarecce e via Vittorio Veneto, ma gli altri parametri sono diversi: nella prima, il servito a 2,099 e il gasolio a 1,989 e 1,779; nella seconda, si parla rispettivamente di 2,089, 1,959 e 1,769 euro. Per la benzina (self e servito) serve 1,899 euro anche alla Tamoil in via Appia (località Polveriera) e per il gasolio 1,799. E in questo caso il prezzo indicato ieri coincide con una diminuzione rispetto ai giorni precedenti.

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«Abbiamo raggiunto il prezzo massimo del petrolio degli ultimi sei mesi», ricorda Maurizio Gallicola, responsabile di Codacons Caserta. «Quindi credo proprio che chi non ha aumentato il costo dei carburanti in questi giorni lo farà molto presto. C’è però un altro problema, tutto campano: abbiamo accise molto alte perché risalgono a molti anni fa per pagare debiti della sanità regionale. È un argomento che sembra interessare a pochi, se non a nessuno, proprio come quello del costo delle assicurazioni. Potrebbe e dovrebbe essere un cavallo di battaglia dei nostri parlamentari».

Parla invece di festività e di belle giornate il presidente provinciale dell’Unione Nazionale Consumatori, Fortunato Giaquinto. «Sono due condizioni che ritroviamo ogni volta che assistiamo al caro carburanti. Il distributore è però l’ultimo anello della catena, quindi credo che sia necessario porre l’attenzione sui grossisti: hanno riserve di carburante e sono prontissimi ad aumentare i costi, trasmettendoli di conseguenza ai distributori. Quando però i costi diminuiscono non sono altrettanti celeri e sfruttano ancora un certo periodo di tempo per introiti e ricavi maggiori. Credo quindi che sarebbe necessario intensificare i controlli per verificare se ci sono aumenti ingiustificati».

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