Sui concorsi pubblici si cambia marcia. Il governo, su proposta del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha appena approvato una riforma che, dopo anni, cambia il meccanismo di assunzione dei dipendenti pubblici. Una macchina che viene messa in moto alla vigilia di una massiccia campagna di assunzioni nel pubblico impiego. I posti che saranno banditi dalle amministrazioni pubbliche saranno almeno 100 mila l’anno (si veda intervista nella pagina accanto). L’obiettivo dichiarato è quello di accorciare drasticamente i tempi che passano dalla pubblicazione del bando di concorso all’assunzione. Oggi l’attesa può arrivare fino a 4 anni. L’obiettivo è di ridurre questo tempo fino a 3 o 4 mesi. Le norme inserite nel decreto legge 44 prevedono una distinzione nei meccanismi di funzionamento dei concorsi pubblici a seconda che si tratti di concorsi già banditi e per i quali nessuna prova è stata ancora svolta; concorsi non ancora banditi, ma che lo saranno durante il perdurare dell’emergenza sanitaria; e infine una normativa “a regime” per tutte le future selezione. I concorsi banditi e quelli che saranno banditi nell’emergenza sono un numero rilevante.
Si tratta in pratica, di 118.897 posti già disponibili nella Pubblica amministrazione e le cui procedure erano state congelate a causa dell’emergenza Covid.
Le nuove norme per i concorsi ----> Scarica il Pdf
Anche i concorsi per il personale non dirigenziale, a regime, contempleranno una sola prova scritta e una prova orale, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti ai fini dell’ammissione alle fasi successive e l’uso di strumenti informatici e digitali.
Da queste nuove modalità sono escluse le magistrature, il personale del comparto sicurezza, quello della carriera prefettizia, avvocati e procuratori dello Stato e, infine, i professori universitari. Le norme si applicano invece alle procedure concorsuali indette dalla Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle Pubbliche amministrazioni (Ripam), come quelle di Roma e della Campania. Con il Campidoglio e il Formez è aperto un confronto per individuare i punti del decreto che consentano l’accelerazione delle prove concorsuali . In palio ci sono 1.512 posti per cui sono arrivate 177.266 candidature.