Stalker travolto dall'auto in retromarcia,
caso archiviato: non c'era volontà di uccidere

Stalker travolto dall'auto in retromarcia, caso archiviato: non c'era volontà di uccidere
di Nicola Sorrentino
Martedì 18 Febbraio 2020, 06:30 - Ultimo agg. 08:25
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Investito da un’auto in retromarcia, dopo una colluttazione. Il gup del tribunale di Nocera Inferiore ha archiviato in via definitiva l’indagine sulla morte di Fabrizio Senatore, il 43enne di Salerno deceduto l’8 aprile del 2018. L’indagato era un 38enne di Nocera Superiore, Domenico Senatore, inizialmente indagato per omicidio. Era stata la stessa a procura a chiederne l’archiviazione, dopo che il gip aveva liberato l’indagato, in assenza di elementi che ne provassero una «volontà omicida». Il gup ha condiviso la tesi difensiva, dell’avvocato Armando Lanzione, archiviando definitivamente la posizione dell’indagato. La famiglia della vittima, invece, si era opposta all’archiviazione, chiedendo di svolgere nuove indagini.

Quella sera, Fabrizio Senatore, ristretto ai domiciliari per il reato di stalking, uscì dalla sua casa nel quartiere di Matierno per dirigersi a Nocera Inferiore, per incontrare la sua ex fidanzata. Probabilmente mosso da gelosia e dalla volontà di recuperare il rapporto. Era stato denunciato proprio dall’ex, tempo prima, per persecuzioni e maltrattamenti. L’uomo la avvistò nei pressi del bar Petruccelli, in auto con Domenico Senatore, un amico, con il quale stava rientrando a casa. Dopo che la donna salì in casa, Domenico tornò indietro, in auto, ma notò Fabrizio in compagnia di un amico, vicino ad una moto riversa sull’asfalto. Pensando ad un incidente domandò se servisse aiuto, ma secondo le indagini della polizia, fu aggredito dalla vittima. Dopo una colluttazione «in uno stato di paura» - secondo la procura - entrò in auto, innestò la retromarcia e provò a fuggire. Quel movimento avrebbe causato la morte di Fabrizio.
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