Mamma chiede il trasferimento per avvicinarsi al figlio, il capo dice di sì ma non avvia le pratiche: «Era triste di vedermi andar via»

Il giorno prima del trasferimento, Stephanie ha scoperto di non essere stata inserita nel sistema e di non poter quindi iniziare nel nuovo posto di lavoro

Mamma chiede il trasferimento per avvicinarsi alla scuola del figlio, il capo dice di sì ma non avvia le pratiche: «Era triste di vedermi andar via»
Mamma chiede il trasferimento per avvicinarsi alla scuola del figlio, il capo dice di sì ma non avvia le pratiche: «Era triste di vedermi andar via»
Lunedì 4 Marzo 2024, 18:00
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Al lavoro è importante avere un buon rapporto con il resto del personale, sia che si tratti di colleghi che di manager e capi. Anche se molti credono che non sia possibile né consigliabile stringere amicizie vere e proprie in ambito professionale, è un dato di fatto che poter almeno conversare e scherzare con le persone che hai attorno per diverse ore al giorno aiuta a vivere meglio la giornata. 

Tuttavia, questi buoni rapporti non devono farci credere che gli altri abbiano necessariamente a cuore i nostri interessi.

Come dice il celebre proverbio: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, una lezione che Stephanie ha imparato sulla propria pelle. 

La donna, una cameriera, ha chiesto di essere trasferita in un altro locale e il suo capo ha acconsentito, fissando come termine il primo marzo. Quando la data è arrivata, però, Stephanie ha fatto una scoperta che l'ha lasciata basita: non erano mai state avviate le pratiche per il trasferimento perché il suo manager non voleva perdere una risorsa.  

La giovane cameriera ha registrato un video al termine del suo turno di lavoro e lo ha pubblicato sul suo account TikTok. Nella clip racconta la brutta esperienza avuta con il suo capo e il modo in cui alla fine è riuscita a risolvere: «Mi dovrei trasferire in un altro locale, questa settimana, che è più vicino alla scuola di mio figlio, quindi sono andata dal mio capo a inizio febbraio e gli ho detto che io sono pronta e se fosse possibile iniziare il procedimento».

«Lui ha detto "Sì, certo, non voglio perderti come impiegata, sono davvero triste di vederti andar via, ma per te possiamo farlo - riporta Stephanie -, dammi soltanto tempo fino al primo marzo». Lei ha acconsentito e ha ricordato al capo dell'accordo preso ogni settimana fino alla data concordata. Ogni volta che veniva affrontato l'argomento, l'uomo ripeteva quanto fosse triste per il trasferimento, ma nulla di più.

Il 29 febbraio, pensando che fosse tutto pronto, Stephanie ha chiamato l'altro locale per sapere quali fossero i suoi orari e se dovesse preparare qualcosa in anticipo per il turno. Tuttavia, ha scoperto che il suo nome non era presente nel sistema perché il manager non aveva mai effettivamente richiesto il trasferimento. A quel punto, dato che il capo aveva il giorno libero, Stephanie gli invia un messaggio chiedendo se avesse avviato il procedimento e lui risponde: «No, non volevo farlo». 

Oltretutto, l'ultimo giorno del mese sono usciti gli orari di entrambi i locali e, a causa dei problemi provocati dalle mancanze del capo, Stephanie non ha turni né da una parte né dall'altra: «Se dovessi perdere una settimana di lavoro per colpa sua, perché vuole fare i dispetti e tenermi ostaggio, mi arrabbierò molto». In un video successivo la cameriera afferma di aver preso lei le redini della situazione: durante il giorno libero ha guidato fino al lavoro e si è incontrata con il capo per forzarlo ad avviare le pratiche del trasferimento. 

Per rendere il tutto più facile, dice la ragazza, ha portato anche dei biscotti fatti a mano da lei. Alla fine, il manager ha ceduto: «Sono davvero grata del fatto che mi abbia assunta e penso che sia una brava persona. Tuttavia, le sue capacità come capo... potrebbero essere migliorate».

Molti utenti hanno definito il comportamento dell'uomo inaccettabile e non sono d'accordo con la risposta così quieta di Stephanie e suggeriscono di fare riferimento direttamente alle risorse umane in situazioni simili. 

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