Caivano, ecco il piano del commissario tra scuole e infrastrutture

Boom al concorso: 2.150 domande per 31 posti

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ieri alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ieri alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza
di Gennaro Di Biase
Martedì 19 Dicembre 2023, 00:03 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 07:33
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Il Piano straordinario per Caivano - messo a punto dal commissario straordinario Fabio Ciciliano, approda stamani in Consiglio dei ministri (riunione convocata alle ore 11). Il documento di circa 60 pagine, conterrà un piano strutturato, secondo quanto già contenuto il decreto legge varato a settembre per il comune teatro dei gravi episodi di violenza sessuale nella scorsa estate: si prevedono vari interventi, sulle infrastrutture, per il sostegno all’amministrazione pubblica locale, e sulle attività sociali, e ludico-ricreative.

Un passaggio molto importante è quello «su scuola e rete idrica» con le «prime assunzioni previste a gennaio» per rinforzare la pianta organica comunale per i cui concorsi (31 posti) sono arrivate da tutta Italia 2.416 domande. 

Ieri la situazione di Caivano è stata al centro del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto per la prima volta dal nuovo prefetto di Napoli, Michele Di Bari. 

«Siamo concentrati sulla costruzione di una squadra - spiega Simonetta Carcaterra, uno dei tre commissari che compongono la commissione straordinaria nominata dal prefetto di Napoli per amministrare il comune dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.

Nel decreto legge di settembre, già allora, quando il Comune non era ancora sciolto per infiltrazioni mafiose ma per la sfiducia politica all’ex sindaco, si è capito che serviva un rinforzo. E un articolo specifico: l’uno bis, che prevede un piano per il rafforzamento della capacità amministrativa dell’ente. Questa è una novità assoluta, perché oggettivamente non c’è personale, non c’è chi lavora sulle cose». 

Insomma, per realizzare i progetti a Caivano bisogna «costruire la macchina – ha continuato il commissario – e a fine gennaio probabilmente arriveranno le prime assunzioni. Oggi va in in Consiglio dei Ministri un piano di interventi su cui abbiamo lavorato con il commissario Ciciliano, ed è un passo importante: saranno individuati quei lavori per cui il Comune ha deciso di trasferire la competenza al commissario straordinario che ha poteri in deroga. Sono interventi che erano nel piano del Comune ma che con questo sistema potranno essere portati avanti più velocemente».  Parliamo, «per esempio, di interventi sulle scuole e sulla rete idrica: sono tutte priorità - aggiunge Calcaterra - Laddove non ci sono risorse comunali, saranno stanziate dal governo. Stiamo spostando alcuni interventi grazie alle risorse, ma non voglio anticipare». 

 

Concorso record per Caivano: 2.146 domande per la selezione di 31 unità: 1.245 le domande per 15 posti da vigile urbano. Sono 901 le domande, invece, per 16 educatori, assistenti sociali e funzionari. Nove richieste su dieci sono campane, ma le domande vengono anche da Lombardia ed Emilia-Romagna. «Vogliamo restituire a Caivano una pubblica amministrazione in grado di garantire servizi di qualità - ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo - Le numerose domande arrivate alla scadenza del bando smentiscono il luogo comune sulla scarsa attrattività del lavoro pubblico. E, soprattutto, ci consentono di selezionare i candidati all’interno di un bacino più ampio, garantendo così assunzioni di persone dotate delle competenze e delle motivazioni necessarie a far ripartire il territorio». 

«Ciò che rende grave il modello Caivano è l’assuefazione della cittadinanza – chiosa la Calcaterra – L’altro giorno abbiamo inaugurato un’area giochi per i bambini nel Parco Verde, proprio sotto la palazzina dove le bambine hanno subito violenze. Campi da basket, scivoli, skateboard. Abbiamo invitato le scuole, che sono venute. Ma dalle palazzine non è sceso nessuno. La chiusura totale. Anche le brave persone di Caivano non hanno nessun contatto con l’esterno. Non per scelta, ma per difesa. È un altro problema, ma speriamo di risolverlo». 

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Nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica il prefetto ha fatto anche il punto della situazione in vista del periodo natalizio. 

«Rafforzeremo - ha detto il prefetto Di Bari - la vigilanza alla stazione Garibaldi e in altri luoghi critici. Monitoreremo le periferie. Non sarà un Natale blindato, ma adeguatamente vigilato. Le forze di polizia sono motivate: li ringrazio. Non partiamo dal nulla. Sono previste misure collaudate nel passato, e le potenzieremo».

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