Una scatoletta di sardine risalente alla Seconda Guerra Mondiale, custodita per oltre 80 anni dalla terra vulcanica. Questa la sorpresa che il Vesuvio stamattina ha riservato ad una guida vulcanologica a lavoro sul Gran Cono.
La guida del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio, presidente Paolo Cappelli, era sul cratere, lato Capannuccia, quando improvvisamente ha scorto qualcosa che fuoriusciva dal terreno. Era un angolo della scatoletta di sardine, ancora intatta, lì sotterrata da tantissimi anni. Così ha scavato con le mani e raccolto il piccolo cimelio, non senza emozione.
«Presumibilmente si tratta di una di quelle scatolette di viveri - dicono le guide - date in dotazione ai soldati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Furono proprio gli americani a reportare l’eruzione del 1944, quella che distrusse anche la funicolare (celebrata dalla canzone Funiculì funiculà) inaugurata nel 1880, sostituita in seguito da una seggiovia in funzione dal 1953 al 1984. Tra le immagini più rappresentative consegnate alla storia, quella dei militari che abbrustolivano il pane sul fuoco del vulcano.