Vesuvio, sul cratere trovati intatti i viveri della Seconda guerra mondiale

Il cimelio scoperto da una guida: sarà donato al Museo dell’Osservatorio Vesuviano

Il ritrovamento sul Vesuvio
Il ritrovamento sul Vesuvio
di Francesca Mari
Mercoledì 12 Aprile 2023, 19:30 - Ultimo agg. 14 Aprile, 07:10
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Una scatoletta di sardine risalente alla Seconda Guerra Mondiale, custodita per oltre 80 anni dalla terra vulcanica. Questa la sorpresa che il Vesuvio stamattina ha riservato ad una guida vulcanologica a lavoro sul Gran Cono.

La guida del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio, presidente Paolo Cappelli, era sul cratere, lato Capannuccia, quando improvvisamente ha scorto qualcosa che fuoriusciva dal terreno. Era un angolo della scatoletta di sardine, ancora intatta, lì sotterrata da tantissimi anni. Così ha scavato con le mani e raccolto il piccolo cimelio, non senza emozione.

«Presumibilmente si tratta di una di quelle scatolette di viveri - dicono le guide - date in dotazione ai soldati durante la Seconda Guerra Mondiale.

La doneremo al Museo dell’Osservatorio Vesuviano». Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nei cosiddetti “Cento bombardamenti” di Napoli, tra l’altro, il Vesuvio era percorso dai tedeschi che dagli alleati.

Furono proprio gli americani a  reportare l’eruzione del 1944, quella che distrusse anche la funicolare (celebrata dalla canzone Funiculì funiculà) inaugurata nel 1880, sostituita in seguito da una seggiovia in funzione dal 1953 al 1984. Tra le immagini più rappresentative consegnate alla storia, quella dei militari che abbrustolivano il pane sul fuoco del vulcano.

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