Laboratori, seminari sull’imprenditoria, corsi di formazione professionale e tirocini rivolti a circa 300 persone giovani e adulti, tra cui disoccupati-inoccupati, appartenenti alle categorie dei soggetti svantaggiati e diversamente abili. Queste le azioni previste dal progetto «sinergie territoriali», finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del bando pubblico Itia-Intese territoriali di inclusione attiva. Tutte le attività sono state finalizzate all’inclusione attiva e al reinserimento sociale e hanno coinvolto cittadini campani residenti nei Comuni di competenza dell’ambito sociale N30, ovvero Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase.
I risultati del progetto sono stati presentati questa mattina nel corso di un incontro che si è svolto all’Istituto salesiano di Torre Annunziata, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Scuola, Politiche sociali e Politiche giovanili, Lucia Fortini; i sindaci di Boscoreale, Pasquale di Lauro, di Boscotrecase, Pietro Carotenuto, e di Trecase, Raffaele De Luca; il commissario prefettizio di Torre Annunziata Marco Serra.
Il progetto è stato realizzato da un partenariato costituito, oltre che dall’ambito N30, da altri cinque soggetti, appartenenti alle categorie economiche delle associazioni del terzo settore, enti di formazione, agenzie per il lavoro, istituti scolastici e rappresentanti delle imprese.
«L’obiettivo era l’inclusione sociale di persone disabili e svantaggiate – spiega la responsabile del progetto, Monica Inserra – e su questo fronte i risultati sono stati pienamente positivi. In circa 30 mesi sono state coinvolte più di 300 persone nelle tre tipologie di azione. Siamo orgogliosi del lavoro svolto, anche perché grazie a questo progetto molte persone hanno potuto raggiungere una nuova dignità e quindi speriamo che queste azioni possano ottenere una sostenibilità anche in futuro».
«Il progetto è stata un’esperienza fantastica di rete tra enti locali e terzo settore – sottolinea il coordinatore dell’ambito sociale N30, Nicola Anaclerio – Sul fronte dell’inclusione di soggetti svantaggiati abbiamo ottenuto risultati importanti, perché molte di queste persone hanno trovato il modo per riacquisire la dignità, partecipando a processi di co-costruzione della realtà».
Partendo dal successo di questa iniziativa, l’assessore Fortini guarda già al futuro. «Con la partecipazione di tutti i direttori degli ambiti, dei coordinatori e del forum del terzo settore – racconta – la Regione Campania sta costruendo la prossima programmazione regionale, che potrà contare su un finanziamento di 100 milioni di euro, 40 in più del progetto Itia, per consentire agli ambiti di costruire percorsi che siano finalizzati e aiutino le persone più fragili. Il progetto Itia non esisterà più, si chiamerà "Campania Welfare", per rafforzare l’idea che la Regione guarda alle persone, perché è questo che fa la differenza». Al termine dell’evento sono stati consegnati le qualifiche professionali e gli attestati di partecipazione ai beneficiari del progetto.
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