Domenica 3 dicembre si celebra anche a Napoli la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’Onu nel 1992: una ricorrenza particolarmente sentita nelle istituzioni scolastiche che ogni giorno realizzano proposte inclusive per gli alunni con disabilità.
Per la Fism, la Federazione Italiana Scuola Materne – punto di riferimento in Italia per circa novemila realtà educative non profit frequentate da quasi mezzo milione di bambine e bambini - «la ricorrenza costituisce un'ulteriore occasione per chiedere di dare maggior concretezza a parole come accoglienza e inclusione, declinandole in attenzione e cura educative per tutti i bambini, ed in particolare per quelli con bisogni educativi speciali».
Il presidente nazionale Giampiero Redaelli osserva in una nota rilasciata alla stampa che «non sono pochi i genitori che scelgono le scuole Fism per la loro qualità educativa ed inclusiva rivolta a tutti i bambini, un impegno che viene svolto anche nell’ambito di quell’alleanza scuola famiglia che le contraddistingue».
Oggi, in presenza di bambini disabili, solamente nelle scuole statali infatti vengono assicurati pienamente i fondi necessari; nelle paritarie, nonostante il dettato costituzionale, lo Stato non li sostiene interamente. «Pur prendendo atto della stabilizzazione e dell’incremento dei contributi per la disabilità (due fatti per i quali ringraziamo il governo) la differenza ancora da colmare cade al momento sulle famiglie condizionando le loro scelte. Fortunatamente in alcuni casi - pochi, però - intervengono le Regioni e i Comuni con forme di contributi destinati alla copertura dei costi dell’insegnante di sostegno».
Per tenere alta la qualità delle sue scuole e favorirne l’accesso, Fism va incontro alle famiglie in alcuni casi anche attraverso iniziative particolari, comprese raccolte fondi insieme ad altri enti. A Brescia, ad esempio, il Fondo Ref (Risorse Educative per la Disabilità), da anni colma l'insufficienza degli aiuti pubblici per servizi che si rivolgono a tutta la comunità e sono a tutti gli effetti scuola pubblica, assicurando anche percorsi di formazione per i docenti e l'accompagnamento nello studio delle diverse situazioni degli alunni, con la conseguente stesura dei piani didattici personalizzati.