Metropolitana di Napoli, nuovo treno in arrivo: «Presto sui binari»

«Entro l'estate puntiamo ad averne in esercizio quattro, riducendo l'attesa a otto minuti»

Il nuovo treno della metropolitana
Il nuovo treno della metropolitana
di Dario De Martino
Sabato 1 Aprile 2023, 09:00 - Ultimo agg. 2 Aprile, 10:00
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Un nuovo treno per la linea 1, il secondo di quelli acquistati dalla Spagna, con tempi d'attesa che passano da 12 a 10 minuti. Non è il top, ma va già meglio, soprattutto se si considera che il tutto dovrebbe avvenire in dieci giorni. Ad annunciarlo è l'assessore Edoardo Cosenza. L'occasione per dare la buona notizia è la presentazione dei progetti di ricerca curati dalla Federico II nell'ambito del Most - Centro nazionale di mobilità sostenibile. Ieri, nella sede dell'ateneo federiciano di San Giovanni a Teduccio, si è parlato di mobilità cooperativa e connessa e infrastrutture smart. Progetti che, grazie anche all'opera dei ricercatori napoletani, potranno dare in futuro un nuovo volto alla mobilità del Paese. Per i pendolari napoletani, però, il problema di oggi sono le lunghe attese della metropolitana. Spiega l'assessore Cosenza: «Il secondo nuovo treno della Linea 1 è ad un passo dal terminare il pre-esercizio e entro dieci giorni, dopo l'ok finale dell'Ansfisa, potrà circolare». Per l'arrivo dei successivi treni, poi, i tempi dovrebbero essere ridotti: «Entro l'estate puntiamo ad averne in esercizio quattro, riducendo l'attesa a otto minuti». Restando sulla stretta attualità, da Palazzo San Giacomo arriva un'altra notizia: è stata pubblicata la gara per l'affidamento del progetto di prolungamento della Linea 6 della metropolitana verso Bagnoli e Posillipo. Per le procedure di affidamento della progettazione, del valore di 21,3 milioni di euro, c'è tempo fino al 29 maggio. La stazione Posillipo è prevista nelle cavità esistenti, nel retro di Piazza San Luigi, con un ascensore che collega con via Petrarca. Per il tratto Campagna-Nisida, invece, è richiesto lo studio di varie alternative progettuali.

Guardano al futuro, invece, i 130 docenti e ricercatori universitari impegnati, insieme con quindici organismi di ricerca e undici grandi aziende, nei lavori degli spoke 7 e 10. Si tratta dei progetti di ricerca guidati dalla Federico II nell'ambito del centro nazionale di mobilità sostenibile (Most). L'utilizzo delle tecnologie digitali per la gestione e manutenzione degli asset infrastrutturali, la gestione delle reti di ricarica energetica (elettrica e a idrogeno) e lo sviluppo di infrastrutture connesse saranno oggetto della ricerca dello spoke 7, coordinato dal professor Cino Bifulco, che ha un budget di oltre 30 milioni. La realizzazione di sistemi di trasporto merci e logistica sostenibili è invece l'obiettivo della ricerca dell'hub 10, guidato dal professor Vittorio Marzano, che può contare su oltre 18 milioni. «La Federico II è presente nei cinque centri nazionali. In quello per la mobilità sostenibile coordiniamo ben due spoke, un caso abbastanza unico in Italia», dice con orgoglio il rettore Matteo Lorito. «Stiamo disegnando la mobilità del futuro», ha detto Ferruccio Resta, presidente del centro nazionale.

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Insomma, Napoli si candida a protagonista della mobilità del domani. A tracciarne le linee un parterre d'eccezione: Antonio Garofalo (rettore dell'Università Parthenope), Ennio Cascetta (presidente cluster nazionale trasporti), Emilio Campana (direttore dipartimento trasporti del Cnr), Dario Ferrillo per Almaviva, Mauro Giancaspro per Anas, Domenico Zagari Autostrade per l'Italia, Gabriele Elia per Tim, Diego Tornese per Teoresi, Riccardo Ferrari per Fnm e Massimiliano De Masi per Poste Italiane. A sintetizzare il senso dell'interessante convention è stato Luca Felletti, senior director di Intesa Sanpaolo: «Vogliamo aiutare le imprese a crescere nell'ambito della ricerca e spiegare ai ricercatori cosa serve alle imprese». 

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