Napoli, al Vomero anche San Francesco festeggia il terzo scudetto

la statua del Santo indossa la maglia di Osimhen

La statua di San Francesco d'Assisi con la maglia del Napoli
La statua di San Francesco d'Assisi con la maglia del Napoli
di Emma Onorato
Martedì 20 Giugno 2023, 22:36
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Anche in Paradiso tifano Napoli? A quanto pare la squadra di calcio che quest’anno si è aggiudicata il suo terzo scudetto - dopo un’attesa durata ben 33 anni - è riuscita a coinvolgere pure qualche Santo. Si tratta di San Francesco d’Assisi.

La statua a lui dedicata nel quartiere Vomero - ubicata a via Aniello Falcone vicino l’omonima chiesa - indossa la maglia azzurra di uno dei più grandi goleador della stagione: quella di Victor Osimhen. Così il numero nove del giocatore nigeriano - diventato iconico con la sua inseparabile mascherina - sembra aver fatto simpatia anche a chi ci guarda da lassù.

O almeno così hanno deciso i napoletani. Perché è giusto ricordare che non è certo la prima volta che si presenta un caso di tifoseria di un certo livello spirituale. Basti ricordare qualche tempo fa. Era infatti solo la fine di marzo quando - durante i giorni di preparazione alla festa dello scudetto - nel centro storico di Napoli - in piazza Cardinale Sisto Riario Sforza - era stato installato uno striscione di San Gennaro con in mano il Santino di Osimhen. Stavolta, invece, la maglia azzurra è stata fatta indossare dalla statua di San Francesco solo dopo i festeggiamenti del 4 giugno. Ma ecco la curiosità: non tutti sanno che San Francesco d’Assisi fu nominato patrono di Napoli nel 1691. In città, verso la fine dell’800, due chiese furono costruite e dedicate al Santo: quella del Vomero - prima citata - e di Mergellina. E allora forse - data l'occasione - qualche concittadino avrà pensato: «Meglio se la maglia la mettiamo dopo. Nun sia mai San Gennaro si dovesse piglia’ collera»

Ironia a parte. È alquanto risaputa la grande devozione che caratterizza il popolo napoletano. Ma la domanda resta: è giusto prendersi queste libertà? Scegliere in piena autonomia cosa fare indossare a una figura sacra? Non si rischia di mancarle di rispetto? Ma forse anche i Santi lo sanno quanto la città stava aspettando questo momento. Un evento che è riuscito a coinvolgere il mondo intero. Una vittoria che sa di gioia; un traguardo che sa di riscatto. Uno scudetto che sigilla l’eterno amore tra la città e la sua squadra. Dopotutto è alquanto noto che in città la linea che separa il sacro dal profano è piuttosto sottile. E allora, detto questo, è giusto concludere ricordando una delle più belle frasi che i napoletani hanno dedicato alla squadra, ovvero quella che appare sullo striscione di Via Caravaggio: «Nun me ‘mporta addo si stato. L’importante è ca si turnato»

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