Napoli, chiusura libreria Fiorentino: il Claai «Il comune salvi le attività storiche»

«Dopo Pironti un’altra realtà libraria che ha quasi un secolo di vita – essendo nata nel 1936 – rischia di scomparire per sempre e noi non dobbiamo né possiamo permetterlo»

Libreria Fiorentino chiusa
Libreria Fiorentino chiusa
Martedì 10 Ottobre 2023, 12:57
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«McDonald’s non è né artistico né tradizionale e non fa neppure parte del patrimonio culturale della città. La libreria della nipote di Benedetto Croce e marchi come Scaturchio nel cuore del centro storico, invece sì. Così si salva l’identità culturale ed economica di un territorio». Lo dice in una nota la Claai, associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa della Campania.

«Quanto sta accadendo alla libreria Fiorentino in calata Trinità Maggiore è l’ennesima dimostrazione della mancanza di una politica culturale che tuteli le attività storiche in città. Dopo Pironti un’altra realtà libraria che ha quasi un secolo di vita – essendo nata nel 1936 – rischia di scomparire per sempre e noi non dobbiamo né possiamo permetterlo», prosegue la nota. «Il ragionamento si deve necessariamente estendere a tutte le poche ma storiche attività artigianali ed artistiche che sono nella filiera (rilegatori,tipografi) e nella zona – si legge ancora – pertanto dovrebbe essere compito del Comune tutelarle con provvedimenti che reggano anzitutto al vaglio della giustizia amministrativa e in secondo luogo tengano conto sia della storicità che della natura artistica di queste attività.

L’ennesima paninoteca o friggitoria nel centro antico annienterebbe la cultura di Napoli, di cui luoghi come Fiorentino sono simboli».

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