Napoli, a Corso Garibaldi è corsa contro il tempo per salvare due alberi cementificati da ignoti vandali

Cementificati da ignoti vandali

Gli alberi cementificati
Gli alberi cementificati
di Antonio Folle
Mercoledì 29 Novembre 2023, 18:15
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Vandali, delinquenti, criminali, assassini, disgraziati. Sono solo alcuni dei pesanti "aggettivi" che condiscono i commenti al post lanciato questa mattina dalla nota pagina Facebook "Fatti di Napoletani Perbene", che ha denunciato l'ennesimo scempio ambientale ai danni del patrimonio arboreo della città. Questa mattina l'associazione ha presentato un formale esposto a mezzo Pec alla Procura della Repubblica e, per ovvia conoscenza, al Comune di Napoli e ad all'assessorato al Verde per denunciare la "cementificazione selvaggia" di due alberi al corso Garibaldi. I due alberelli, sui quali qualche ignoto vandalo è intervenuto con ogni probabilità tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri, sono completamente coperti da un pesante strato di cemento che li ha privati completamente della possibilità di essere irrigati. 

Una vera e propria condanna a morte peggiorata dal posizionamento, proprio in prossimità di quelle basi cementificate, di tavolini e sedie di una nota attività della zona, fatto che lascerebbe presupporre - il condizionale è fortemente d'obbligo - alla volontà di "disfarsi" dei due alberi per avere maggiore spazio su cui collocare tavoli e sedie destinate agli avventori. Ovviamente i colpevoli non sono ancora stati individuati, ma visti anche i tempi burocratici del Comune per realizzare un intervento, è scattata una vera corsa contro il tempo per cercare di liberare i poveri alberi dalla loro prigione di cemento.

In queste ore sta scattando quella che sembra a tutti gli effetti una "gara di solidarietà" per cercare di liberare le radici e consentire, così, nuovamente agli alberi di respirare e di potersi nutrire. 

La triste vicenda degli alberi di corso Garibaldi - che denota una assenza pressochè totale di senso civico e di cultura del verde - non è nemmeno un caso isolato. L'intero corso, infatti, è costellato dalle postazioni vuote e delle "ceppaie" degli alberi che, nel corso degli anni, sono morti per cattiva manutenzione o sono stati estirpati da residenti e commercianti senza scrupoli che, incuranti di ogni divieto, di tanto in tanto si armano di sega circolare per abbattere gli alberelli che, almeno in teoria, dovrebbero fare da abbellimento - oltre che da "tampone" allo smog cittadino - al quartiere.

E segnalazioni casi analoghi arrivano da praticamente ogni angolo della città. In particolare al corso Umberto, a via Duomo e in alcuni tratti di via Foria, dove già negli scorsi anni alcuni alberi furono provvidenzialmente salvati da un noto ristoratore della zona che, accortosi delle radici cementificate degli alberi nei pressi della sua attività, si armò in prima persona di martello e scalpello per liberare le radici. Il Codice Penale, all'articolo 635, prevede la reclusione fino ad un anno ed una ammenda fino a 309 euro per gli autori di danneggiamento. Un deterrente, quello previsto dal Codice, di tutto rispetto ma difficilmente applicato nei confronti dei vandali che si rendono protagonisti di atti gravi come quello che sta coinvolgendo i due alberelli di corso Garibaldi.  

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