Napoli, hub di servizi nel bene degradato di Ponticelli: spazi per disabili e senzatetto

Da covo di tossicodipendenti a spazio per l'accoglienza di anziani, disabili e senzatetto

Gli spazi abbandonati in via Cleopatra
Gli spazi abbandonati in via Cleopatra
di Alessandro Bottone
Giovedì 5 Ottobre 2023, 19:04
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Da covo dei tossicodipendenti a hub per i servizi sociali. Si lavora al recupero del bene comunale di via Cleopatra - tra Ponticelli e Barra, quartieri nella zona orientale di Napoli - da anni in condizioni di degrado, più volte preso di mira da vandali e delinquenti. Lo spazio, recentemente ripulito da diversi quintali di rifiuti di ogni genere, ospiterà servizi per anziani, persone con disabilità e per senzatetto.

A volerlo è il Comune di Napoli che utilizza le risorse del PNRR per riqualificare l'edificio e per attivare ogni servizio utile a sostenere persone in situazioni di disagio e forte difficoltà socio-economica.

Gli uffici di Palazzo San Giacomo hanno approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica di tre distinti interventi. Il primo riguarda il sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti. Il secondo contente di realizzare percorsi di autonomia per persone con disabilità e, infine, l'ulteriore realizza il cosiddetto "housing temporaneo" e stazioni di posta per le persone senza dimora.

Gli anziani (di 65 anni e più) residenti in città sono circa 177mila. Riqualificando l'edificio in via Cleopatra 31 si crea uno spazio abitativo «organizzato secondo un determinato modello architettonico che prevede il superamento organizzativo ospedaliero e dei cronicari od ospizi per realizzare una più qualificata promozione dell’autonomia e favorire possibilità diversificate di animazione». Inoltre, si prevede l'attivazione dei servizi di telefonia sociale e telecontrollo e la fornitura di ausili domotici per la mobilità e la sicurezza.

L'attenzione è posta anche alle persone con disabilità. A Napoli, secondo una stima, vivono circa centocinquantamila persone con disabilità. Si punta alle attività di orientamento, quale accesso ai servizi, e a quella di accompagnamento che consente di sostenere l’utente nel suo percorso di fronteggiamento al problema prevedendo sperimentazione di modalità di assistenza e accompagnamento a distanza. Ulteriore livello è quello di inserimento: dunque, la presa in carico globale che assicuri il potenziamento delle abilità dei beneficiari e di vita autonoma dal punto di vista lavorativo e abitativo. Si punta agli ad accordi con soggetti economici e produttivi della città per l'inserimento nel modo del lavoro mediante l’attivazione di tirocini formativi.

L'housing temporaneo è utile per far fronte alle situazioni dei senzatetto, sempre più numerosi in città: nel 2021 sono state registrate 1.875 persone senza dimora con un incremento di oltre il 6 per cento rispetto all’anno precedente. Il Comune di Napoli intende promuovere prevede il superamento della logica assistenziale «che si associa spesso a una concezione dell’utente come incapace di uscire dalla sua condizione, privo di qualsiasi risorsa personale, materiale o sociale per autogestirsi». Si punta sulla strategia legata all’empowerment.

Il bene comunale nel "lotto O" di Ponticelli, a ridosso degli uffici dell'ASL e della "Città dei bambini", è stato realizzato negli anni Ottanta ed era destinato a centro polifunzionale. Ben presto abbandonato, lo spazio è stato devastato e dato alle fiamme. Delinquenti e vandali hanno sottratto materiale di ogni genere e danneggiato servizi, arredi e parti della struttura stessa. La riconversione e la riqualificazione dell’immobile sono stati suddivisi in due lotti: il primo per quattro milioni e 127mila euro e l'altro, di completamento, per altri quattro milioni. L'edificio ospiterà dieci unità abitative e un’area centrale operativa. Si immaginano appartamenti autonomi dotati di strumentazione tecnologica innovativa (domotica e monitoraggio a distanza) utile a garantire l’autonomia della persona anziana e il collegamento alla rete dei servizi integrati socio-sanitari. Un altro gruppo appartamento è dedicato alle persone con disabilità. Un'area specifica è destinata al potenziamento e al miglioramento dei servizi domiciliari in favore delle persone anziane e con disabilità. In ultimo, sei gruppi appartamento da destinare ad housing first a favore di persone in condizione di povertà estrema o senza dimora.

Occorrono importanti interventi di recupero dell'intera struttura a partire dalla riqualificazione edile e degli impianti, la riparazione dell'ascensore, l'installazione di infissi per il risparmio energetico, la posa di arredi e delle strumentazioni necessarie per l’utilizzo immediato dell’immobile e l'installazione della tecnologia domotica. Una vera e propria sfida per il recupero e il rilancio di un'ampia zona di Napoli Est.

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