Napoli, al via il recupero dell'ex hotel Tiberio di Gianturco: quintali di rifiuti da smaltire

Affidati i primi lavori per riqualificare il bene comunale di via Galileo Ferraris

Napoli, al via il recupero dell'ex hotel Tiberio di Gianturco
Napoli, al via il recupero dell'ex hotel Tiberio di Gianturco
di Alessandro Bottone
Mercoledì 27 Marzo 2024, 17:07
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Al via il recupero dell'ex hotel Tiberio a Gianturco. L'enorme struttura nella zona Est di Napoli - undici piani per 14mila metri quadrati - sarà riqualificata per ospitare uffici municipali e altri servizi. Dopo anni di abbandono il bene comunale di via Galileo Ferraris sarà interessato da interventi per rimuovere pericoli e rifiuti e per preservarlo dalla furia di vandali e delinquenti.

Si tratta, in particolare, del primo lotto dei lavori di riqualificazione finanziati complessivamente per sette milioni e 200mila euro dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, quanto mai urgenti per «preservare l’immobile da ulteriori atti vandalici e tentativi di occupazione abusiva» e per liberarlo «di tutte le parti non strutturali, necessarie e propedeutiche alle attività di revisione progettuale».

Questa fase di “strip-out” e di pulizia generale, appena affidata a un'impresa con sede a Napoli, vede un costo di 660mila euro di cui 421mila euro per i lavori, 90mila per lo smaltimento dei rifiuti, 30mila per le verifiche tecniche e 14mila per gli allacci alle utenze.

 

In centoventi giorni si interviene nell'intera struttura nella quale sono accumulati rifiuti e arredi di ogni genere. Al piano terra si provvederà al decespugliamento, alla potatura della siepe, al recupero delle specie pregiate e alla rimozione dei cumuli di parti demolite o vandalizzate e dei vetri in frantumo. Saranno portati via due macchine edili, un container e un prefabbricato presenti nel cortile dell'ex hotel.

Bisogna smantellare casseforti, scaffali, armadi e cucine così come di controsoffitti, sanitari, rivestimenti, infissi irrecuperabili, balaustre danneggiate e così via. Lo sforzo prosegue ai piani superiori dove sono depositati letti, armadi, comodini, scrittoi, lumi, tendaggi e arredi vari così da liberare camere, depositi e terrazzo. Bisogna smaltire anche porte d'ingresso irrecuperabili, condizionatori, pavimentazione in legno e moquette. Sarà smantellata anche l'insegna in cima all'edificio posto nel cuore della zona industriale di Napoli Est.

Di recente Palazzo San Giacomo, proprietario dell'ex hotel da diversi anni, ha deciso di modificare il progetto visti i danni delle vandalizzazioni e i furti di materiali e impianti: alcuni ambienti saranno adattati a sala consiliare come chiesto dall’organo politico della Municipalità IV e saranno acquistati nuovi impianti e infissi. Il Comune di Napoli vuole fare dell'ex Tiberio il cuore pulsante dell'attività istituzionale e amministrativa traslocando qui gli uffici della Municipalità che amministra i quartieri Gianturco, Poggioreale, Vicaria e San Lorenzo così da risolvere i fitti passivi di edifici attualmente in uso tra cui quelli di via Gianturco - ben 210mila euro all’anno - e di via Murialdo: quest’ultimo spazio, pagato 79mila euro ogni dodici mesi, ospita la biblioteca Andreoli che rischia di essere trasferita alla fine del 2025.

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