Piazza Bellini, l'allarme di residenti e comitati civici: «pavimentazione in pessimo stato»

Buche, rattoppi fatti alla meglio con le orribili colate di cemento a freddo, rischio di inciampare ad ogni passo

La condizione del manto stradale
La condizione del manto stradale
di Antonio Folle
Giovedì 4 Aprile 2024, 15:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 07:50
5 Minuti di Lettura

I dissesti stradali che da tanti anni interessano via Toledo e la fanno somigliare ad una immensa groviera non risparmiano nemmeno le piazze pedonali del centro cittadino. A tenere banco in queste ore è la denuncia di cittadini, associazioni e comitati civici che puntano il dito sulle disastrate condizioni della pavimentazione di piazza Bellini, una delle più frequentate e centrali della città. In particolare la denuncia dell'attivista Salvatore Catricalà ha scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche a causa delle cattive condizioni di manutenzione di alcune parti dell'area pedonale.

La pavimentazione sta lentamente saltando: il miscuglio di pietra etnea pressata ormai comincia a cedere sotto il peso del calpestio di migliaia di persone e, soprattutto sotto il peso dei mezzi di Asìa

Il risultato è a dir poco desolante. Buche, rattoppi fatti alla meglio con le orribili colate di cemento a freddo, rischio di inciampare ad ogni passo e polemiche su polemiche scatenate attorno al P.i.s. - il servizio pronto intervento strade del Comune di Napoli - che ormai fa acqua da tutte le parti.

«La situazione di piazza Bellini ci lascia sconcertati - ha affermato il presidente del comitato Riscattiamo la IV Municipalità Eros Dolce - perchè parliamo di una piazza centralissima e perchè nel corso dei mesi abbiamo più volte segnalato la questione a mezzo pec a tutti gli uffici preposti. Stavolta crediamo che sia necessario l'intervento anche della Sovrintendenza dal momento che ci troviamo in una delle piazze più ricche di storia della città.

Allo stesso modo - continua Dolce - bisognerà vigilare sui lavori che, speriamo, verranno realizzati a breve per ripristinare questi ennesimi dissesti. Trovare quel genere di pietra utilizzato per pavimentare la piazza non è facile, e le colate di asfalto a freddo si sono dimostrate del tutto inutili oltre che esteticamente inappropriate».

Nella vicinissima via Toledo le cadute sono all'ordine del giorno. Il Comune di Napoli è continuamente alle prese con denunce e segnalazioni circa il pessimo stato delle strade ma, almeno a giudicare dall'enorme carico di segnalazioni da parte dei residenti, non riesce in alcun modo a “tenere il passo”. «Piazza Bellini - dichiara Patrizia Bussola del Comitato Diritti Essenziali, tra i più attivi a segnalare le criticità e i dissesti del manto stradale -  è un luogo dove di sera si consumano molti alcolici in bottiglia, come vino e birra. Non a caso, anche per via della scarsa illuminazione, in quel tratto ci inciampano in tanti. Purtroppo la manutenzione della pavimentazione pedonale è una nota dolente in tutta la città e le istituzioni non sembrano essere in alcun modo in grado di gestire il problema».

Le foto dei dissesti stradali di piazza Bellini hanno letteralmente fatto il giro del web e in poche ore hanno dato vita ad una accesissima discussione tra i residenti della zona, molti dei quali hanno voluto ribadire con forza come si parli di una tematica ormai incancrenita contro la quale non sembra restare ormai altra soluzione che quella di affidarsi all'aiuto divino.

«La pavimentazione di piazza Bellini - si legge in una nota del gruppo Fatti di Napoletani Perbene - così come tutta la pavimentazione della quarta Municipalità, continua a destare preoccupazione per il suo evidente degrado, con numerosi lastroni saltati che rappresentano un pericolo per la sicurezza dei pedoni. È urgente intervenire per ripristinare la bellezza e la funzionalità di questo importante spazio urbano. Inoltre per tutta la municipalità non si possono non notare evidenti dissesti stradali. Abbiamo più volte sollecitato la municipalità stessa con varie pec, ma forse sarebbe più produttivo rivolgerci a San Gennaro».

Quando nel 2016 cominciò la discussione circa la sostituzione dei basoli vesuviani che pavimentano il centro storico della città con la nuova pavimentazione realizzata con la famigerata pietra etnea furono in molti a puntare il dito contro una decisione che se da un lato appariva sicuramente più economica dal punto di vista della messa in opera, dall'altro appariva del tutto inadeguata alle enormi sollecitazioni a cui quella pavimentazione sarebbe stata sottoposta. A distanza di quasi dieci anni da quelle polemiche e dalla decisione di palazzo San Giacomo di proseguire su quella strada, i dubbi dei cittadini circa la reale tenuta della pietra etnea sembrano essersi trasformati in una triste realtà.

 

«Quella pietra piazzata al posto dei basoli vesuviani era già brutta al momento della posa - la denuncia della consigliera regionale Maria Muscarà - oggi quello che denunciavamo anni fa si è avverato. Una pavimentazione disastrata perchè realizzata con quella che non è in effetti nemmeno pietra, ma un semplice agglomerato di polveri vulcaniche pressate e a cui è stata data la forma di mattone. Il risultato di quelle scelte scellerate lo vediamo ogni giorno e lo pagano sulla loro pelle i napoletani ed i turisti che spesso inciampano e si feriscono a causa di una pavimentazione ormai tutta da sostituire. Lo avevamo detto - prosegue Muscarà - e nessuno ci ha ascoltato. Oggi il Comune di Napoli è costretto ogni giorno a fare i conti con i numerosi risarcimenti danni che è costretto ad elargire a quei poveri malcapitati che, come accade anche a piazza Bellini, cadono su quella pavimentazione che somiglia ad un campo minato».

Video

Qualche anno fa, nell'ormai lontano 2015, piazza Bellini finì al centro di una accesa battaglia tra la II e la IV Municipalità guidate, all'epoca, da Francesco Chirico e da Armando Coppola. Entrambi i parlamentini si contendevano la gestione della piazza e dalla Municipalità di piazza Dante arrivò la proposta di un vero e proprio referendum tra i residenti per decidere la “secessione” di piazza Bellini. Della cosa, anche a causa della ferma opposizione da parte di Coppola, non se ne fece niente, ma da allora di tanto in tanto tra i banchi dei due parlamentini ancora oggi si discute circa la possibilità di una piccola “revisione” di confini tra le due Municipalità. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA