Roberto Bolle, le cinque ballerie napoletane da Secondigliano a Milano

Il sogno di Alessandra, Angela, Grazia, Marika e Nancy

Le cinque ballerie napoletane da Secondigliano a Milano
Le cinque ballerie napoletane da Secondigliano a Milano
di Giuliana Covella
Martedì 12 Settembre 2023, 15:00 - Ultimo agg. 13 Settembre, 07:25
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«Napoli non è solo degrado e criminalità come vediamo nelle fiction in tv. Ma soprattutto cultura, come la danza». A parlare sono cinque giovani ballerine di Secondigliano che domenica scorsa si sono esibite in piazza Duomo a Milano con Roberto Bolle. Il sogno di Alessandra Esposito, 18 anni, Angela Romano, anche lei 18enne, Grazia Tamburrino, di 22, Marika Pagano, di 23 e Nancy Di Giacomo, di 22 si è realizzato, quando su Rai 1 in uno speciale condotto da Francesca Fialdini, le loro famiglie, le insegnanti e gli amici le hanno viste ballare insieme all'etoile internazionale per la seconda edizione di Ballo in Bianco, evento uscito dalle sale di studio per mostrarsi in tutta la sua bellezza nella lezione di sbarra classica en plain aire più grande al mondo. Voluta da Bolle, ideatore e direttore artistico di OnDance che ha scelto AssoDanza Italia come partner ufficiale, la mega festa della danza ha visto 2.300 ragazzi provenienti da tutta Italia impegnati in una lezione in piazza. Tra questi, uniche a rappresentare la Campania, le cinque ragazze di Secondigliano, che hanno colto l'occasione per mostrare l'altra faccia di Napoli: «Non esiste solo la malavita, qui c'è anche il bello», dicono. Le ballerine hanno danzato alla presenza di maestri d'eccezione come Oriella Dorella, Lorella Cuccarini e Alessandra Celentano. 

«Siamo felici e orgogliose di essere stata l'unica scuola di danza a rappresentare la Campania in questo importante evento. Ballare con Bolle è stata un'occasione unica». L'emozione si percepisce dal tono della loro voce, dopo aver affrontato il palco speciale allestito in piazza Duomo, ma le cinque ragazze di Passione danza di Secondigliano ammettono la felicità per il traguardo raggiunto. «Abbiamo ballato con quello che per noi è sempre stato un mito», dice Marika, la più grande del gruppo. Arrivate a Milano sabato mattina, le ballerine hanno visitato La Scala e si sono poi dedicate agli allenamenti per il grande momento che si è svolto domenica nella piazza simbolo della città lombarda. Unite nella vita e nella danza, le cinque amiche arrivano da un territorio difficile, ma non ci stanno a essere etichettate con i soliti stereotipi. «Tutte hanno mosso i primi passi da noi - racconta Lucia Esposito, che con la sorella Laura ha creato 13 anni fa la scuola Passione danza in viale delle Galassie - sono ragazze che pur provenendo da famiglie umili e oneste, sin da piccole hanno fatto grossi sacrifici per danzare, senza rinunciare a studiare».

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Alessandra, Angela, Grazia, Marika e Nancy trascorrono infatti i loro pomeriggi a scuola di danza piuttosto che stare per strada o sui social, come tante loro coetanee. «Insegniamo loro l'educazione, il rispetto e la disciplina - prosegue l'insegnante - e sanno di doverci dare conto se fanno un'assenza.

La competizione? Anche nella lezione a Milano sanno che avrebbe dovuto essere sana e aiutarle a crescere. Tutto questo però è possibile solo avendo famiglie solide alle spalle». Nessuna delle ragazze si annulla inoltre in una relazione sentimentale: «La danza ci insegna a credere nei nostri sogni e nella nostra individualità». E dopo aver ballato con un maestro speciale come Roberto Bolle le giovanissime danzatrici pensano al futuro: «Oltre il ballo, ci aspetta l'università che alcune di noi già frequentano (Economia aziendale, Scienze motorie e Farmacia), perché la cultura è l'unica arma che ci permette di emergere e di sdoganare luoghi comuni per chi viene da quartieri come il nostro». 

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