Brucellosi: protesta autonoma
con blocco dopo tentato suicidio

Brucellosi: protesta autonoma con blocco dopo tentato suicidio
Giovedì 11 Agosto 2022, 11:51 - Ultimo agg. 16:23
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Dopo estenuanti ore di protesta gli allevatori bufalini hanno rimosso il blocco di trattori e auto sulla statale Domiziana. Il blocco posto stamani nei pressi di una rotonda, che ha provocato disagi alla circolazione dei tanti turisti che affollano le spiagge del litorale casertano è nato in autonomia da un gruppo di titolari di aziende bufaline dopo che ieri un allevatore, ridotto sul lastrico in seguito all'abbattimento delle bufale nella sua azienda, aveva tentato il suicidio, venendo salvato in extremis dai familiari. Il blocco è stato rimosso dopo i segnali positivi giunti dalla prefettura di Caserta, dove il portavoce del coordinamento degli allevatori Gianni Fabbris ha incontrato il vicario del prefetto. «Da giorni il coordinamento chiede un incontro alla regione, mai concesso finora. La protesta di stamattina - dice Fabbris - di cui chiediamo scusa ai cittadini, è il frutto del mancato confronto con gli allevatori da parte della regione, che prosegue con il suo comportamento irresponsabile, ed anzi sta continuando ad abbattere gli animali. Devo invece dare atto alla prefettura di Caserta del proprio impegno a convocare un tavolo».

Il coordinamento che riunisce una decina di associazioni di allevatori, lotta per la vaccinazione a tappeto dei capi superando invece la stagione gli abbattimenti; negli ultimi dieci anni, almeno fino alla fine del 2021, come emerso da un'indagine dellapProcura di Santa Maria Capua Vetere, sono state abbattute 140mila bufale campane di cui solo l'1,4% è risultata effettivamente malata di brucellosi o tbc in seguito ad analisi post mortem.

Nei primi sette mesi del 2022, hanno poi fatto sapere gli allevatori, sono state abbattute altre 13mila bufale per sospetta positività.

Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, ha espresso «solidarietà e vicinanza agli allevatori bufalini che da questa mattina hanno intrapreso l'ennesima manifestazione con i trattori sulla Statale Domiziana. Un ulteriore sforzo per cercare di fermare la mattanza delle bufale a seguito del fallimento del piano regionale di eradicazione della brucellosi che ha messo letteralmente in ginocchio l'intero comparto».

«Ancora una volta esprimo la mia vicinanza e solidarietà agli allevatori che hanno dichiarato lo stato di agitazione fino al 25 settembre p.v. e che, stamattina, sono in corteo sulla Domiziana, per evidenziare i danni irreversibili prodotti nel loro comparto - dichiara il presidente del Consiglio regionale - con sincerità e senza alcuna difficoltà dichiaro che sono profondamente turbato oltre che indignato perché il grido di dolore, corretto e responsabile degli allevatori, ha avuto in questi mesi sterile eco. La comunicazione ai Prefetti di Napoli e Caserta oltre che al Questore di Caserta ha rappresentato l'ultimo appello affinché la questione ritornasse nell'ambito della dialettica istituzionale. La politica non può omettere l'ascolto e il confronto. Un intero territorio, tantissimi sindaci, centinaia di aziende ed operatori stanno chiedendo una inversione di rotta su un settore in cui la mattanza delle bufale sta distruggendo radici imprenditoriali forti e storiche insistenze territoriali che non possono lasciare distaccato chi da sempre vive la problematica, conosce il territorio e, pertanto, sollecita soluzioni. Un intero comparto rischia di soccombere per l'imprudente approccio. Bisogna far presto e subito, per cambiare metodo e modalità operative. Ci troviamo dinanzi ad aziende che producono una parte rilevante del PIL regionale e nazionale che meritano il rispetto della interlocuzione senza se e senza ma, soprattutto senza pregiudizi né retropensieri di chicchessia».

Anche il capogruppo Lega Salvini Campania e componente commissione Sanità in Consiglio regionale, Gianpiero Zinzi interviene sulla questione Brucellosi a Caserta. «L'ennesima manifestazione di protesta, questa volta a seguito del tentato suicidio di un allevatore, dà la cifra dello stato di estrema disperazione in cui versa l'intera categoria. La regione Campania non può continuare a restare indifferente dinanzi alla sofferenza e alle difficoltà del comparto. Bene il tavolo convocato dalla Prefettura di Caserta, la regione faccia lo stesso bloccando l'attuazione del piano di eradicazione della brucellosi - per la quale è stata nominata una struttura commissariale pagata lautamente con i soldi dei campani - e ascoltando finalmente le richieste degli allevatori ai quali va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Occorre serietà e dialogo, altrimenti qui si rischia una tragedia».

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