Covid a Napoli, primi vaccini agli anziani: «Il virus è ancora pericoloso»

Somministrazioni anticipate per i più vulnerabili

Via alla nuova campagna vaccinale
Via alla nuova campagna vaccinale
di Melina Chiapparino
Giovedì 28 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:13
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Vaccini in tempi record a Napoli dove la campagna anti-Covid è iniziata in anticipo rispetto alla data ufficiale del 10 ottobre. I primi a ricevere le dosi Pfizer aggiornate alla sottovariante Omicron XBB.1.5 saranno gli ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale per disabili adulti non autosufficienti di via Fontanelle, nel cuore del Rione Sanità. Da questa mattina, infatti, nella struttura che accoglie 17 pazienti, proseguiranno i vaccini antinfluenzali somministrati a partire da ieri e verrà, di fatto, inaugurata la campagna vaccinale per proteggersi dalle nuove varianti del Covid.

Tra pochi giorni, le dosi Pfizer di ultima generazione saranno disponibili in tutti i distretti sanitari dell'Asl Napoli 1 Centro e la scelta di anticipare ulteriormente le somministrazioni per i più vulnerabili è stata voluta fortemente dalla direzione generale guidata da Ciro Verdoliva. «Abbiamo anticipato sia la somministrazione dei vaccini contro l'influenza che quelli contro le nuove varianti del Covid per promuovere una campagna di tutela della salute partendo dalle Rsa dove il rischio di cluster è stato altissimo» ha sottolineato il manager Verdoliva. 

«La doppia copertura vaccinale, contro l'influenza e contro le nuove varianti Covid, è il modo migliore per proteggere la salute degli ospiti che soffrono di patologie croniche e acute, oltre alle disabilità fisiche e mentali che li rendono ancora più vulnerabili» spiega Giuseppe Monaco, direttore dell'Unità Operativa assistenza Anziani dell'Asl napoletana che ha organizzato le somministrazioni nella Rsa H di via Fontanelle. «Ieri abbiamo eseguito la prima batteria di dosi antinfluenzali e oggi proseguiremo con i vaccini Pfizer di ultima generazione contando di immunizzare tutti gli ospiti» aggiunge Monaco specificando che «per ogni puntura, è sempre necessaria l'autorizzazione dei tutori legali dei pazienti».

Il programma di questa mattina, prevede l'inizio delle somministrazioni vaccinali dopo le attività di assistenza igienico sanitaria degli ospiti, le visite mediche e dopo la colazione. Successivamente i pazienti rimarranno circa un'ora in osservazione per scongiurare l'insorgere di qualche effetto collaterale e poi potranno tornare alla loro routine quotidiana. «Ci fa sentire più sicuri per questo abbiamo detto di sì al vaccino».

Lo dicono sorridendo e con la tranquillità di chi si sente a casa perché la Rsa di via Fontanelle è oramai un luogo domestico per Luigi Canè di 85 anni e Alfredo Amelio che a giugno ne ha compiuti 60. «La puntura non si sente e con la protezione vaccinale possiamo stare insieme agli altri e fare le attività di gruppo» spiega Barbara Cimmino, 46enne disabile che come la maggior parte degli ospiti non ha nessuno su cui poter contare. I pazienti disabili assistiti, infatti, vanno dai 40 agli 85 anni e non hanno la possibilità di essere assistiti dalla famiglie o, in molti casi, non hanno alcun parente prossimo per cui ciascuno di loro è seguito da un tutore legale che, in questo caso, ha autorizzato anche le interviste e le foto de Il Mattino. «Noi vogliamo stare bene così potremo fare gite e attività fuori» fanno sapere Ornella Pagano e Amilcare Esposito, rispettivamente di 58 e 51 anni che come gli altri ospiti hanno sofferto molto dell'isolamento provocato dalla pandemia.

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«Dopo i vaccini e le attività di monitoraggio, si riprendono tutte le attività quotidiane che impegnano i pazienti con esercizi ludici per mantenere vive le abilità cognitive, giochi di gruppo, laboratori e riabilitazioni con l'esercizio fisico sia attivo che passivo, laddove non ci sia possibilità di farlo in autonomia» ha fatto sapere Monaco che lavora insieme all'equipe della sa H di via Fontanelle composta dai dottori Tommaso Morano, specializzato nell'assistenza igienico sanitaria, Fulvio Caiazzo, coordinatore infermieristico, Anna Vitagliano, dottoressa che organizza le attività vaccinali e Alessia Lopiccolo, assistente sociale che lavora nella struttura di competenza sia dell'Asl Napoli 1 Centro che del Comune di Napoli che collabora con figure di educatori e assistenti sociali. 

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