Inquinamento e ambiente, nuovo screening: un comune in Campania diventa «laboratorio» dei medici

Inquinamento e ambiente, nuovo screening: un comune in Campania diventa «laboratorio» dei medici
Domenica 31 Gennaio 2016, 14:42
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Così un paese in Campania diventa "laboratorio". Il gruppo Medicina Futura avvierà un screening sulla popolazione del Comune di San Vitaliano, individuato anche dal dossier Legambiente come il più problematico per la presenza di polveri sottili, mettendolo a confronto con un altro Comune delle aree interne della Regione che non presenta le stesse problematicità. L'iniziativa è stata annunciata al convegno “Dall'ambiente all'epigenomica: salute bene globale" che si è tenuto sabato scorso a nel centro congressi della Federico II in via Partenope 36. Per gli esperti i lavori possono aiutare meglio a comprendere il fenomeno "Terra dei fuochi".

Il convegno ha avuto il patrocinio dell’Università Federico II di Napoli e della Regione Campania e ha visto la partecipazione del rettore Gaetano Manfredi, di Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II, di Domenico Adinolfi, consigliere dell’Ordine dei Medici e membro della commissione Ambiente e Salute, di Marinella Vito, direttrice dell’Arpac, di Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, a Raffaele Topo presidente della Commissione Sanità della Regione Campania.

«Le modifiche epigenetiche sono molto più sensibili e rapide ai cambiamenti ambientali e possono essere un markers di studio più facili per avere risultati in relazione all’esposizione di un soggetto biologico ad un fattore di rischio ambientale e non ambientale. La provincia di Napoli è un laboratorio naturale su cui svolgere questi tipi di ricerche», spiega Annamaria Colao, titolare della cattedra di Endocrinologia presso la Federico II e Presidente del Comitato Scientifico di Medicina Futura Research.

«Siamo solo agli inizi – commenta Alfredo Mazza, autore del primo articolo sull’argomento pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, che insieme a Prisco Piscitelli è componente della segreteria tecnica del Convegno - ed abbiamo una grande opportunità multidisciplinare da sfruttare per la ricerca e le scienze non solo biomediche. Il tempo e le tecniche d'analisi sempre più moderne sul campo ed informatiche daranno dati e risultati sempre più precisi».

Entrando nel merito dei lavori, il docente universitario Salvatore Panico ha affrontato il tema “Nutrizione e salute: i risultati dello studio Epic”. A seguire gli interventi dei relatori Maria Triassi (Vaccinazioni e Ambiente), Paolo Barone (Ambiente e Neurodegenerazione) e Gianfranco Di Renzo (Meccanismi molecolari coinvolti nell’effetto neurotossico dei policlorobifenili). Ha concluso i lavori Paolo Vineis (Direttore del Centro Epidemiologia Ambientale dell’Imperial College di Londra) con la Lectio Magistralis “Exposomica: cause ambientali di malattia nel XXI secolo”.


 
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