Napoli, addio "bipiani" di Ponticelli: affidati i lavori per aprire il cantiere in via Fuortes

Al via il progetto di rigenerazione urbana del "nuovo eco-quartiere" dopo anni di degrado

L'area dei bipiani di Ponticelli
L'area dei bipiani di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Giovedì 29 Giugno 2023, 14:15 - Ultimo agg. 30 Giugno, 07:27
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Poche ore al cantiere per l'avvio della rigenerazione dell'area dei "bipiani" di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Il Comune di Napoli accelera per rispettare i tempi e per concretizzare il consistente e ambizioso progetto del "nuovo eco-quartiere" finanziato con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

 

Questa mattina alcuni tecnici hanno svolto un sopralluogo nell'area abbandonata incastrata tra via Isidoro Fuortes e via Ferdinando Grieco. É lo spazio liberato, nei primi anni Duemila, dai "bipiani" e poi completamente abbandonato tanto da essersi trasformato in una boscaglia a danno dei residenti, covo di topi, serpenti e insetti. Proprio da qui partiranno i lavori per realizzare nuovi alloggi, spazi verdi, servizi così da chiudere, a distanza di quaranta anni, la parentesi dei "bipiani", fatiscenti alloggi contenenti amianto realizzati nel periodo post terremoto del 1980 per accogliere le famiglie rimaste senza un tetto. Molti prefabbricati, ben 104, insistono ancora nell'area a Sud di via Fuortes, utilizzati da numerose famiglie che attendono una risposta alla loro situazione di pesante precaria. In effetti, per bonificare e smantellare l'attuale campo ci sono a disposizione due milioni del Piano Strategico di Città Metropolitana ma i lavori non sono ancora stati avviati perché non sono mai state trasferite le famiglie.

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Il "nuovo eco-quartiere" rimpiazzerà totalmente sia l'attuale "campo bipiani" che l'area posta di fronte, quella visitata dai tecnici nelle ultime ore così da concordare il perimetro della recinzione e altri aspetti tecnici. Il progetto, da 35 milioni e mezzo, prevede di intervenire in due macro-aree: la prima - con nuove 75 abitazioni, parcheggi interrati, cantinole, spazi comuni e attività terziarie di vicinato -, già libera, è quella a Nord di via Fuortes. La seconda, da 29 alloggi, è quella occupata dalle attuali "casette" degradate: qui sorgeranno altri parcheggi e cantinole in piano seminterrato, spazi comuni al piano terra e due livelli fuori terra per gli alloggi. É quanto previsto dal progetto definitivo approvato dalla giunta comunale proprio i primi di giugno.

Sono stati, quindi, individuati due stralci funzionali: il primo, da avviare subito nel lotto Nord, segue ai saggi e agli scavi archeologici utili alla verifica dell'interesse archeologico così come chiesto dalla Soprintendenza. Il secondo, invece, riguarda l'effettiva realizzazione degli edifici e delle aree esterne di entrambi i lotti.

 

Il Comune di Napoli, per rispettare la scadenza del 30 giugno, ha affidato i lavori del primo stralcio a un'impresa impegnando 541mila euro. Si tratta di attività di cantierizzazione e pulizia dell’area. Comprende la demolizione di un massetto in calcestruzzo esistente nell’area a Nord di via Isidoro Fuortes. L'immediato avvio dei lavori - si legge negli atti del Servizio Edilizia Residenziale Pubblica di Palazzo San Giacomo - è possibile in quanto gli stessi non sono interessati dalla procedura di variante urbanistica né di permesso a costruire in deroga «nelle more del completamento degli atti e del verbale di validazione necessari all’avvio del secondo stralcio funzionale». Il progetto esecutivo darà informazioni precise sull'effettiva durata del cantiere: approssimativamente, emerge dagli atti, per i lavori occorrono due anni e mezzo. Tre mesi per il collaudo. Bisogna concludere tutte le operazioni entro marzo 2026.

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