Napoli Est, addio “bipiani”: case con fotovoltaico, 81 nuovi alberi, spazi sportivi

Palazzo San Giacomo ha approvato il progetto definitivo del nuovo "eco-quartiere" di Ponticelli

Il progetto per i bipiani
Il progetto per i bipiani
di Alessandro Bottone
Mercoledì 14 Giugno 2023, 18:12
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Passo importante per la rigenerazione urbana del cosiddetto "campo bipiani", i prefabbricati in amianto di via Fuortes a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Il Comune di Napoli ha approvato il progetto definitivo del "nuovo eco-quartiere" che beneficia di 35 milioni e mezzo di euro del PNRR e altre risorse.

L'intervento, in particolare, riguarderà sia l'attuale "campo bipiani", fatiscenti alloggi realizzati dopo il terremoto del 1980, sia l'area posta di fronte dove, nel 2004, sono stati demoliti i primi "bipiani". Con le risorse economiche a disposizione si costruiscono 104 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in due corpi. Il primo, da 75 abitazioni, nell'area già libera, quella a Nord di via Fuortes. Il secondo, da 29 alloggi, al posto delle attuali casette degradate. Nel dettaglio, il primo corpo lascia spazio, oltre alle case, anche a parcheggi interrati, cantinole, spazi comuni e alle attività terziarie di vicinato. Il secondo avrà un piano seminterrato destinato a parcheggi e cantinole, spazi comuni al piano terra e due livelli fuori terra per gli alloggi. La cellula abitativa “madre” del "nuovo eco-quartiere" è un alloggio di ventotto metri quadri, un unico ambiente con servizio e loggia a servizio della zona giorno. Naturalmente, l'area aumenta rispetto al numero di persone da ospitare. Le abitazioni saranno tenute insieme dai corpi scala “aperti”. «Questi spazi, accessibili ad un numero controllato di utenti, si prestano ad usi comuni, talvolta imprevisti, come la didattica a distanza oppure spazi dove i bambini possono giocare in modo controllato», scrivono i professionisti esterni che hanno lavorato alla progettazione.

Inoltre, sulle ceneri degli attuali "bipiani", pericolosi e fatiscenti, si fa spazio a un micro eco-quartiere con aree a verde e spazi per la socializzazione. Via Isidoro Fuortes avrà, infatti, il ruolo di strada-parco, con ampliamento dei marciapiedi e dei percorsi pedonali. Quindi, da un lato si lavora a - scrivono i tecnici - «un upgrade delle condizioni abitative» grazie ai nuovi edifici, «in grado di ridurre il fabbisogno energetico e aumentare il grado di sicurezza e comfort», e dall’altro si riorganizza lo spazio pubblico e lo spazio collettivo nelle corti a ridosso delle residenze, così da favorire l'aggregazione degli abitanti. Molti spazi aprono a servizi integrativi all’abitare così da favorire relazioni tra gli assegnatari, senso di comunità e di condivisione di spazi e attività. Si prevedono, infatti, locali e dotazioni destinati ai nuovi residenti che potranno utilizzarli per organizzare attività comuni e per il tempo libero, servizi erogati da associazioni, cooperative o imprese sociali sono servizi diurni per bambini e adolescenti per attività ricreative e di aggregazione con spazi/laboratori artistici ed artigianali e spazi per eventi culturali), servizi commerciali (piccole attività produttive artigianali o imprese sociali). Per nuovi edifici si punta alla massima sicurezza sismica. Saranno ad energia quasi zero, grazie anche agli impianti green e ai pannelli fotovoltaici: ogni corpo scala, infatti, sarà dotato di un proprio impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Saranno installati ben 456 moduli fotovoltaici con esposizione prevalente a Sud.

L'attuazione del "nuovo eco-quartiere" è strettamente legata al cronoprogramma delle demolizioni del campo bipiani, così come evidenziato nel progetto definitivo appena approvato dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi su proposta dell'assessora all'urbanistica Laura Lieto. Per conoscere i tempi precisi è necessario aspettare il progetto esecutivo ma un'idea di massima può essere fatta con le prime indicazioni. In pratica, per i lavori si calcolano 930 giorni (due anni e mezzo) e altri 90 per il collaudo. Si parte dalla zona a Nord di via Fuortes con la realizzazione del corpo con 48 alloggi. Con la fase due del maxi-cantiere si costruisce il corpo con altri 27 alloggi e si avviano la bonifica e demolizione di una prima parte dell'attuale "campo bipiani". La terza fase consente di costruire il secondo corpo di 29 nuovi alloggi e, quindi, di procedere all'ulteriore smantellamento dei "bipiani" in amianto. Fase quattro: si realizzano la strada-parco e l’eco-parco. Saranno piantati ben 81 nuovi esemplari tra cui ciliegio da fiore, prunus, Gingko, alberi da frutto, eccetera. Il verde accompagna il percorso ciclopedonale arricchito con le attrezzature per il fitness (attrezzi per stretching, pedane, step, panche, Twist, eccetera). Non mancano spazi per orti urbani, un playground, un anfiteatro con sedute all’aperto per rassegne cinematografiche e teatrali e campi sportivi per calcetto, basket e pallavolo. Per i più piccoli anche altalena, scivolo, ponte di corta, rete allenamento.

Dagli atti emerge una ulteriore novità.

Infatti, l'area a Sud di via Isidoro Fuortes lascerà spazio anche ad altri 28 alloggi popolari da realizzare nell’ambito del PRU, programma di recupero urbano, di Ponticelli con altre risorse economiche che provengono dell'accordo tra ente locale e Ministero delle infrastrutture. Condizione essenziale per concretizzare gli ambiziosi interventi di rigenerazione urbana è l'avvio dei lavori di bonifica, smantellamento e demolizione dei "bipiani”: i lavori sono già finanziati con due milioni di euro del Piano Strategico di Città Metropolitana. Si tratta di 104 alloggi che non sono stati sgomberati nei primi anni Duemila. Non è andata a buon fine nemmeno la procedura di sgombero decisa dalla passata amministrazione comunale proprio per avviare i lavori. I "bipiani" sono in pessime condizioni da anni: presenza di pareti cedevoli, degrado strutturale e igienico-sanitario. Stando a un censimento di febbraio 2021 sono 80 gli alloggi occupati.

Il "nuovo eco-quartiere" - il cui cantiere deve essere avviato entro il 30 giugno e concluso entro marzo 2026 - «si porrà in conformità al redigendo PUA/PRU di Ponticelli, costituendone una mera anticipazione», si legge nella delibera comunale. Detto altrimenti, la rigenerazione dell'ampia zona di via Fuortes è parte integrante dell'insieme di azioni e interventi previsti su numerose aree pubbliche del popoloso quartiere di Napoli Est da recuperare entro il 2030.

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