Napoli, alloggi green e spazi per la socialità: si rigenera l'area dei bipiani di Ponticelli

Presentato l'intervento per riqualificare l'area di via Fuortes a Ponticelli

La presentazione del progetto
La presentazione del progetto
di Alessandro Bottone
Giovedì 27 Aprile 2023, 18:17
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Nuove abitazioni ecosostenibili e spazi per la socialità e il benessere dei residenti. É il "nuovo eco-quartiere" che sarà realizzato a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, prendendo il posto del "campo bipiani", complesso di prefabbricati in amianto realizzato negli anni Ottanta per ospitare famiglie terremotate. Il progetto è stato presentato questa mattina a San Giovanni a Teduccio nel corso della seduta di Consiglio della VI Municipalità alla presenza della vicesindaco del Comune di Napoli, Laura Lieto, e dei professionisti che hanno lavorato all'intervento di rigenerazione per trasformare l'enorme area degradata di via Isidoro Fuortes in un complesso di abitazioni e servizi.

All'incontro nella sala di via Atripaldi sono intervenuti, oltre la vicesindaco Lieto, nonché assessore all’urbanistica, anche il responsabile del progetto, la dirigente del competente servizio di Palazzo San Giacomo e i progettisti dell’intervento giunto al livello di progettazione definitiva. Oltre ai nuovi alloggi, ai parcheggi e alle aree verdi si realizzano anche spazi per incentivare la socialità dei residenti: si immaginano spazi di co-working, un bar, un centro polifunzionale e una ludoteca. É quanto spiegato questa mattina agli attuali residenti dei bipiani di Ponticelli presenti alla riunione e che da anni, attraverso un comitato, si battono affinché sia riconosciuto loro il diritto a una casa dignitosa dopo aver trascorso diversi anni in sistemazioni pericolose e fatiscenti.

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Il "nuovo eco-quartiere" di Ponticelli beneficia di quasi 24 milioni del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, e di altri 12 milioni circa del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili: complessivamente ci sono a disposizione 35 milioni e 560mila euro di cui 25 per lavori e altri 10 per spese tecniche, allacciamenti ai pubblici servizi, imprevisti, eccetera. In particolare, il "nuovo eco-quartiere" sorgerà ai due lati di via Fuortes. A Nord si utilizza l'area liberata dai bipiani nei primi anni Duemila e recentemente ripulita per consentire rilievi e indagini utili al verificare le caratteristiche del terreno. Si riqualifica anche lo spazio a Sud della strada sul quale insistono i 104 alloggi in amianto e per i quali esiste già uno specifico progetto di bonifica e smantellamento utilizzando due milioni del Piano Strategico di Città Metropolitana.

È previsto entro fine giugno l’avvio delle attività operative: è quanto specificato da Palazzo San Giacomo. Si lavora senza sosta per rendere concreto l'ambizioso progetto di rigenerazione urbana in un angolo di Napoli Est da tempo senza cura. «Oggi abbiamo preso atto nei dettagli di uno storico progetto quale quello dell'integrale riqualificazione dell'area dei bipiani che rimuove dopo quaranta anni un insediamento degradato», afferma Sandro Fucito, presidente della VI Municipalità del Comune di Napoli, che spiega: «Lavoriamo tutti perché nel realizzare le case nuove le stesse siano abitate da coloro che per anni hanno subito tale condizione».

«Vedere le proiezioni e i dettagli del nuovo ecoquartiere è stato emozionante. Mi sono resa conto che, come molti, non ho effettivamente mai vissuto in una casa con delle mura vere che non si sfaldino per un colpo accidentale più duro e soprattutto più sicure, dato che sono costruiti in amianto i Bipiani», afferma Xhesika Kolici, giovane residente che, da mesi, porta avanti la vertenza insieme ai suoi vicini. «Mi auguro - aggiunge - di poter mettere un sigillo a questa storia insieme alla nuova di amministrazione e regalare una nuova partenza alla mia famiglia.

Ho fatto sempre questa lotta pensando a tutti, ma certamente prima di tutto a loro», spiega Xhesika che, questa mattina in Consiglio municipale, rivolgendosi alla vicesindaco Lieto ha chiesto quale fosse la proposta alla Regione per affrontare, in maniera più inclusiva, la questione delle assegnazioni. «Lei ha detto che ci stanno lavorando e che, come previsto da legge, solo chi è coinvolto in reati di associazione non potrà avere accesso, problema che non è pertinente ai residente dei Bipiani», spiega Kolici.

La questione delle future assegnazioni delle abitazioni da costruire è un nodo cruciale. «Il vicesindaco Laura Lieto, ancora una volta presente e impegnata sul punto, ha ribadito in Consiglio la volontà di includere il massimo possibile degli attuali residenti nei nuovi alloggi: ad oggi però non vi è ancora un delibera che riconosca il diritto all’alloggio ed è stato aperto un tavolo con la regione Campania a cui né il comitato dei cittadini e né la commissione speciale PNRR della municipalità ne fanno parte», spiega Patrizio Gragnano, consigliere della VI Municipalità (gruppo Movimento 5 Stelle), che da anni segue la vicenda dei "bipiani" di Napoli Est. «Credo che così come si sta, in modo molto positivo, concertando con il territorio la fase progettuale si debba fare lo stesso per la fase di assegnazioni degli immobili. Sarebbe grave calare scelte non condivise sulle vite di chi ha pagato sulla sua pelle 20 di inefficienza. Sarebbe grave dimenticare che il comune di Napoli, proprietario dei suoli, ha deportato negli anni 80 gran parte dei residenti che evidentemente non sono lì per caso», evidenzia Gragnano convinto della necessità di una "deroga" alla normale gestione delle assegnazioni per gli attuali abitanti dei bipiani di via Fuortes.

«Oggi abbiamo presentato il progetto del nuovo eco-quartiere nel suo stato attuale alla Municipalità e agli abitanti. Il progetto non è ancora nella sua versione definitiva: è stato presentato in questa versione intermedia - dove sono state compiute delle scelte di fondo, sia da un punto di vista formale, sia riguardo le diverse metrature degli appartamenti, sia riguardo i servizi di quartiere - per raccogliere osservazioni e richieste», afferma Laura Lieto, vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Napoli, che aggiunge: «Il Consiglio è stato anche un’occasione molto preziosa per informare la Municipalità e la comunità degli abitanti sul lavoro che il Comune sta facendo rispetto al tema delle future assegnazioni degli appartamenti. Il progetto è molto attento e raccoglie la sensibilità di questo contesto: prova a creare delle condizioni di base per una qualità urbana necessaria che in quel luogo ancora non esiste», ha specificato l'esponente della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi.

«Il nuovo eco-quartiere di Ponticelli è stato concepito partendo dalla domanda “come vivere insieme” nell’ambito di rigenerazione urbana di un vero e proprio brano di città. Il progetto si articola secondo la tipologia tradizionale della corte napoletana, attualizzata e resa contemporanea dai nuovi volumi stereometrici che disegnano una grande piazza pubblica costituita da una corte alberata, orti urbani e un giardino delle sculture, in maniera riconoscibile ed identitaria per i futuri abitanti, stimolando così il senso di appartenenza». A spiegarlo è l'architetto Giulio Rosi, coordinatore della progettazione, responsabile progetto architettonico, socio della società di architettura e ingegneria Sab srl di Perugia, capogruppo dell’Rtp Sab, Ar Project, Dodimoss, Exid. «Gli spazi pubblici e di relazione - aggiunge Rosi - sono al centro dell’intervento caratterizzando l’attacco a terra del complesso al fine di garantire la permeabilità e il mix funzionale, con l’ambizione di far vivere questo luogo in maniera continuativa durante la giornata. Il programma residenziale prevede la realizzazione di 104 alloggi composti da cinque tipologie funzionali e distributive che affacciano verso la corte verde».

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