Una Pasqua speciale per la città di Napoli che, quasi a richiamare il significato di questa festività, sembra come rinata. Non si vedeva un flusso di turisti così corposo dal 2019, ovvero da prima che scoppiasse la pandemia. Così, sulle note del brano di Pino Daniele - Napule è - suonate in Piazza Plebiscito, riprende a pulsare il cuore di una città che non si è mai arresa. Il via vai di turisti, italiani e stranieri, affolla le strade e le piazze più iconiche. Dal lungomare a Palazzo Reale, si incontrano migliaia di stranieri pronti a scoprire le tante meraviglie che offre la città del sole per antonomasia.
«Siamo appena stati al centro della città, ai Quartieri Spagnoli, e poi siamo arrivati da questa parti - racconta un ragazzo di Barcellona che sosta nelle vicinanze del Castel dell'Ovo - È il primo giorno in città.
Napoli, una città cosmopolita, aperta all'accoglienza, all'inclusione, pur sempre mantenendo la sua forte identità, sembra che durante questo weekend lungo di Pasqua, abbia conquistato il podio delle mete italiana più gettonate. Si incontrano soprattutto francesi e spagnoli, ma anche stranieri da oltreoceano che non hanno perso tempo a scroprire l'offerta culturale napoletana che, anche durante la domenica di Pasqua, darà la possibilità al pubblico di visitare il Palazzo Reale, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il Maschio Angioino e il Museo nazionale di Pietrarsa. Un po' di malcontento resterà solo per quei visitatori che hanno trovato chiuso - in via precauzionale - il Castel dell'Ovo, a causa della caduta di alcuni calcinacci.
Ma naturalmente, durante il tour tra le bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali, c'è chi racconta di non aver rinunciato a qualche piacevole pit-stop culinario per deliziare il palato con le tipiche prelibatezze partenopee come la pizza, il babà e la classica sfogliatella napoletana, che riscuotono - da sempre - un innegabile successo.