Maltempo e degrado a Napoli, pioggia e muffa nelle case popolari: «Noi abbandonati»

Infiltrazioni d'acqua nelle case popolari di via della Bussola
Infiltrazioni d'acqua nelle case popolari di via della Bussola
di Antonio Folle
Mercoledì 20 Novembre 2019, 17:26 - Ultimo agg. 18:58
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Macchie di muffa, mura sbrecciate dalle infiltrazioni, acqua che cola giù dagli infissi e inzuppa le tende, allagamenti continui degli scantinati. Questa la situazione dell'enorme caseggiato popolare di via della Bussola, nel quartiere San Pietro a Patierno, dove centinaia di famiglie denunciano il completo stato di abbandono della zona da parte del Comune di Napoli. Con le piogge copiose di questi ultimi giorni i mancati o insufficienti interventi di manutenzione ordinaria hanno presentato il loro terribile conto. Sono decine le segnalazioni a Napoliservizi da parte di cittadini inferociti costretti a convivere con i continui allagamenti causati dalla pioggia. Segnalazioni che, lo denunciano gli abitanti delle case popolari, restano quasi del tutto inevase. 
 

 

Il complesso residenziale popolare di via della Bussola fu costruito negli anni '80 per dare una risposta alle migliaia di sfollati del terribile terremoto che in quegli anni devastò Napoli e la Campania. Nelle intenzioni dei costruttori quegli enormi palazzoni dovevano "resistere" non più di dieci anni. Eppure oggi, a distanza di quasi quarant'anni, gran parte degli sfollati del terremoto occupano ancora le stesse case costruite con materiali edili non progettati per durare così a lungo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Guaine che crollano al suolo, giunti impermeabilizzanti spazzati via dal vento e dall'azione erosiva del sole cocente, acqua che si infiltra nelle pareti e sgretola lentamente le mura. A poco o nulla servono gli interventi palliativi dei residenti che, in molti casi, si sostituiscono negli interventi di manutenzione alla stessa Napoliservizi e al Comune non in grado di fornire una risposta alle numerose richieste d'intervento. Tinteggiare ogni sei mesi le pareti di casa può però servire a nascondere le brutture estetiche delle macchie di muffa, ma non basta a mettere al riparo i residenti dai problemi polmonari che, come hanno raccontato i cittadini, abbondano.
 

«Anche chi non ha l'asma qui si ammala - spiegano i residenti di via della Bussola - perchè la muffa ha invaso ogni spazio e siamo costretti a spendere centinaia di euro in medicine e aerosol. Quando piove le case si allagano e in questi giorni è un continuo viavai di secchi e stracci messi qui e la per riparare il mobilio dagli effetti dell'allagamento. Noi siamo cittadini napoletani a tutti gli effetti, paghiamo le tasse e paghiamo il contributo d'affitto al Comune - la rabbia dei cittadini - eppure siamo abbandonati al nostro destino. Stiamo in questa condizione da almeno quattro anni e il Comune è molto bene informato sulla nostra condizione. Purtroppo - concludono i cittadini - l'unica cosa che sanno fare è chiederci di pagare il fitto».

Ancora peggiori le condizioni degli scantinati, dove il mix letale di pioggia e perdite dalle ormai esauste condutture idriche, ha causato un allagamento profondo circa cinque centimetri. Una condizione preoccupante che rischia di mettere a rischio la tenuta stessa delle fondamenta degli edifici abitati da centinaia di persone. «Credo che a questi cittadini vada data una risposta concreta e immediata - ha commentato il consigliere della VII Municipalità Giuseppe Grazioso - questa situazione è molto conosciuta e mi meraviglio che in tutti questi anni non si sia fatto niente per migliorare le condizioni di vita dei cittadini che non reclamano altro che il loro diritto di vivere in maniera civile. Siamo fortemente allarmati sia per lo stato di manutenzione delle facciate, dalle quali si infiltrano enormi quantità d'acqua, che per lo stato degli scantinati che sono perennemente allagati. Se è vero che in questi ultimi mesi stiamo assistendo agli effetti dei cambiamenti climatici - ha poi concluso l'esponente del settimo parlamentino - non possiamo negare che in questi anni si è fatto poco o niente per dare dignità alle centinaia di famiglie che vivono qui e che pagano regolarmente il contributo d'affitto al Comune di Napoli».

Casi analoghi a quelli denunciati a San Pietro a Patierno si registrano in quasi tutti i caseggiati popolari sparsi nei vari quartieri cittadini. L'incapacità di garantire la manutenzione ordinaria e la mancanza di nuovi alloggi popolari sono alla base di una emergenza - quella abitativa - che comincia a diventare preoccupante. 

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