Napoli, Giovanni sanifica le panchine nel suo quartiere per evitare contagi da coronavirus

Napoli, Giovanni sanifica le panchine nel suo quartiere per evitare contagi da coronavirus
di Alessandro Bottone
Martedì 27 Ottobre 2020, 16:42
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I numerosi casi di coronavirus emersi in città generano paura e preoccupazione ma c'è chi non si arrende e si dà da fare anche per gli altri. Con questo spirito opera Giovanni, un residente di Gianturco, nella zona orientale di Napoli, che nel tempo libero si impegna a ripulire gli spazi pubblici del proprio quartiere.

Da alcuni giorni, visti i numerosi episodi di cui è venuto a conoscenza, Giovanni ha deciso di lavare e sanificare le panchine installate di recente in via Emanuele Gianturco così da evitare potenziali situazioni di contagio per anziani, mamme, bambini e per tanti altri che le utilizzano quotidianamente.

Difatti, in questa zona di Napoli dove mancano parchi e aree per la socializzazione, le panchine restano l'unico spazio intorno al quale si crea aggregazione pur nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni imposte dalle autorità proprio per fermare la corsa del micidiale virus. Inoltre, come spiega il cittadino di Napoli Est, spesso quelle stesse panchine sono utilizzate da senzatetto e da prostitute e per questo risulta sempre più necessario intervenire per ripristinare l'igiene. Sanificarle resta il modo migliore per evitare ulteriori situazioni di contagio tra i residenti.

In realtà Giovanni ha da sempre dimostrato una particolare attenzione alla collettività e ai beni comuni. Come attivista del comitato civico di Gianturco, insieme a diversi concittadini, opera per il riscatto dell'intera zona per la quale, dopo i lavori di riqualificazione dei mesi scorsi, occorrono ulteriori interventi di manutenzione e pulizia così da assicurare igiene e decoro, particolarmente indispensabili in questo periodo di emergenza sanitaria.

Una situazione per la quale occorre lavorare in modo particolare è quella che si registra in via Carlo Di Tocco, la lunga strada che collega via Emanuele Gianturco e via Benedetto Brin. Qui i marciapiedi sono in buona parte occupati dalla merce dei numerosi esercizi commerciali tanto che risulta pericoloso il passaggio per i pedoni, costretti ad utilizzare la carreggiata. Non va meglio per l'igiene: nessuno raccoglie i cartoni abbandonati in strada e “inzuppati” dalla pioggia. Anche la piccola aiuola è ricettacolo di rifiuti di ogni genere. A peggiorare il quadro è la carreggiata da recuperare interamente, visti i numerosi dissesti, come previsto dal progetto di riqualificazione urbana dell'area portuale di Napoli est. C'è molto lavoro da fare anche per assicurare adeguata sicurezza: dalla presenza di parcheggiatori abusivi ai furti registrati negli esercizi commerciali.

Dalla pulizia dei marciapiedi a quella delle panchine: azioni simboliche con le quali Giovanni e gli altri residenti lanciano un appello a istituzioni e organi competenti così da sensibilizzarli ad intervenire per migliorare la vivibilità dell'ex zona industriale di Napoli.

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